Lorenzo Quinn a Ca’ Rezzonico !

Ca’ Rezzonico (Venice)

For the English translation please scroll down the page, thank you !

Nel bellissimo museo di Ca’ Rezzonico di Venezia, che potete vedere nella mappa nel link seguente, (https://maps.app.goo.gl/ABGLrmJ1Z1YfbZcL7) , oltre alla stupenda mostra sul Rinascimento in bianco e nero. L’arte dell’incisione a Venezia 1494-1615 ,è possibile ammirare una serie di meravigliose sculture ad opera del famoso artista internazionale Lorenzo Quinn, che si intitola “Anime di Venezia – Souls of Venice“, visibile dal 19 aprile al 15 settembre del 2024. Di lui vi ho già un po’ parlato per via della sua opera presente a Palazzo Ducale nella mostra dedicata a Marco Polo . Ma da ‘altronde chi non lo conosce già, visto la sua iconica opera di alcuni anni fa, presente nel canal grande, a fianco dell’albergo Ca’ Sagredo ?

Lorenzo Quinn, figlio dell’attore Anthony Quinn, è nato a Roma nel 1966. Inizialmente attore, ha poi trovato la sua vocazione nella scultura, creando opere di grandi dimensioni che spesso raffigurano mani. Le sue creazioni trasmettono messaggi potenti su temi come la pace, la speranza, l’unità e il rispetto per la natura, con l’obiettivo di sensibilizzare e ispirare il pubblico. Le sue sculture sono esposte in tutto il mondo, ottenendo grande successo. Tra le sue opere più iconiche troviamo “Building Bridges” a Venezia, con mani colossali che emergono dal Canal Grande. https://lorenzoquinn.com/ https://www.soulsofvenice.com/

Questa mostra, è composta da 15 statue a maglie, distribuite a piano terra nell’androne del museo. Quest’opere simbolegianno gli importanti personaggi che hanno plasmato la storia della Serenissima nel corso dei secoli, consolidando il legame inscindibile tra la città e le sue diverse espressioni artistiche, immortalate per sempre dai creatori veneziani. Tra questi personaggi storici troviamo:

Lorenzo Tiepolo: nato in una famiglia di abili mercanti in ascesa politica, ricoprì importanti incarichi governativi prima di essere eletto doge della Repubblica di Venezia nel 1268. Durante il suo dogato, durato sette anni fino alla sua morte nel 1275, Tiepolo si impegnò nell’espansione territoriale della Serenissima, consolidando il suo potere e il prestigio della Repubblica

Marco Polo: nato a Venezia nel 1254, fu un celebre esploratore e mercante italiano. Insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo, intraprese un epico viaggio lungo la Via della Seta, raggiungendo la Cina nel 1271. Per ben 17 anni rimase alla corte del Gran Khan Kublai, ricoprendo incarichi diplomatici e commerciali. Al suo ritorno a Venezia nel 1295, raccontò le sue straordinarie avventure nel libro “Il Milione”, divenendo una figura leggendaria e contribuendo ad aprire le porte dell’Occidente all’Oriente. Esplorate di più questo personaggio, andando a Palazzo Ducale, e a maggio anche a Palazzo Mocenigo, dove verranno, esposti i costumi di scena della omonima serie televisiva degli anni 80.

Caterina Corner è stata la regina consorte di Cipro e l’ultima sovrana indipendente dell’isola. Nata in una nobile famiglia veneziana, sposò il re Giacomo II di Cipro nel 1472. Rimasta vedova in giovane età con un figlio neonato, assunse la reggenza e poi il pieno regno, governando con saggezza e abilità politica. Il suo regno è stato segnato da intrighi politici e lotte di potere, tra le ambizioni espansionistiche di Venezia e le pressioni delle potenze straniere. Nonostante le difficoltà, Caterina Corner riuscì a mantenere l’autonomia di Cipro per quasi due decenni. Tuttavia, nel 1489, sotto la crescente influenza veneziana, fu costretta ad abdicare e cedere il regno alla Serenissima Repubblica. Tornata a Venezia, Caterina Corner ricevette in cambio il dominio di Asolo, dove creò una raffinata corte frequentata da scrittori e artisti. Trascorse gli ultimi anni della sua vita dedicandosi ad atti di mecenatismo e carità, spegnendosi nel 1510.

Veronica Franco fu una figura emblematica della Venezia rinascimentale, conosciuta come poetessa, cortigiana e donna d’affari di grande successo. Nata da una famiglia modesta, si distinse per la sua intelligenza, bellezza e talento letterario. Diventò una cortigiana di alto livello, frequentando i circoli intellettuali e aristocratici della città. Veronica Franco era anche una donna d’affari abile, gestendo il proprio patrimonio e investendo in diverse attività. Nonostante gli ostacoli e controversie, la sua posizione di cortigiana e i processi legali, difese la sua indipendenza e libertà di scelta. La sua opera letteraria e la sua storia personale offrono uno spaccato suggestivo sulla società e la cultura del tempo, e continuano ad ispirare studiosi e appassionati di storia e letteratura.

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (1646-1684): è stata un’erudita e filosofa italiana, considerata da alcune fonti come la prima donna al mondo ad aver ottenuto una laurea. Nata a Venezia da una nobile famiglia, dimostrò fin da giovane un grande interesse per la cultura e lo studio. Nonostante le resistenze dell’epoca legate al genere femminile, ottenne il permesso di sostenere l’esame di laurea in filosofia all’Università di Padova nel 1678, suscitando grande scalpore e acceso dibattito. La sua laurea rappresentò un evento storico di grande importanza, aprendo la strada all’istruzione superiore alle donne e sfidando i pregiudizi secolari, non si limitò ad essere una pioniera dell’istruzione femminile, ma si distinse anche per la sua profonda conoscenza in diverse discipline, tra cui la filosofia, la teologia, la matematica e le lingue antiche. Scrisse diverse opere letterarie e filosofiche, divenendo una figura di riferimento per gli intellettuali del suo tempo. Morì a Padova nel 1684 all’età di 38 anni, lasciando un’eredità duratura come simbolo di emancipazione femminile e di tenacia intellettuale. La sua storia e il suo impegno per l’istruzione rappresentano ancora oggi un’ispirazione per le donne di tutto il mondo.

Carlo Goldoni è stato un drammaturgo italiano noto come il “padre della commedia moderna”. Nato a Venezia, inizialmente intraprese la carriera legale, ma la sua passione per il teatro lo portò a diventare scrittore. Goldoni rivoluzionò il teatro italiano del XVIII secolo abbandonando la commedia dell’arte per creare opere più realistiche e borghesi. Le sue commedie si concentravano sulla vita quotidiana delle persone comuni, affrontando temi sociali e psicologici con arguzia e sottigliezza. Tra le sue opere più famose si annoverano “La locandiera”, “Gli amori delle dame”, “Arlecchino servitore di due padroni” e “I rusteghi”. Queste commedie, caratterizzate da trame brillanti, personaggi ben definiti e dialoghi vivaci, ottennero un grande successo sia tra il pubblico che tra la critica, consacrando Goldoni come uno dei più importanti drammaturghi europei del suo tempo.

Antonio Vivaldi fu un compositore, violinista e insegnante italiano noto per il suo significativo contributo all’era barocca. Nato a Venezia, mostrò un talento musicale fin da giovane e inizialmente intraprese una carriera nella chiesa, venendo ordinato sacerdote nel 1703. Chiamato il “Prete Rosso” a causa dei suoi capelli rossi, Vivaldi si dedicò con passione alla musica, componendo oltre 500 concerti, 90 opere liriche e numerose composizioni sacre e da camera. La sua musica si distingue per la sua inventiva melodica, la ricchezza armonica e il virtuosismo strumentale. Opere note includono “Le Quattro Stagioni,” un ciclo di concerti per violino che rappresentano le diverse stagioni dell’anno, e i “Concerti per Mandolino,” evidenziando le sue abilità come violinista e compositore. Vivaldi fu anche un innovatore nella musica strumentale, contribuendo allo sviluppo del concerto solistico e dell’orchestrazione. Il suo profondo e duraturo influsso sulla musica barocca ha ispirato generazioni di compositori successivi.

Marietta Barovier : fu una figura rivoluzionaria nella storia dell’arte vetraria veneziana. Nata da una famiglia di rinomati maestri vetrai, Marietta apprese fin da piccola i segreti di quest’arte affascinante. In un’epoca in cui il mestiere vetraio era prevalentemente maschile, Marietta si distinse per la sua abilità e la sua tenacia, diventando una delle prime donne ad assumere un ruolo di primo piano nella fornace di famiglia.

Andrea Palladio, un architetto italiano, è celebrato come una figura di spicco del Rinascimento e il pioniere dell’architettura palladiana. Nato a Padova, ha sviluppato le sue competenze a Vicenza, dove si è immerso nell’architettura classica e ha stabilito contatti con importanti intellettuali e mecenati. Lo stile architettonico di Palladio, noto come “palladianesimo”, ha influenzato profondamente l’architettura occidentale per secoli, diffondendosi in Europa, in America del Nord e ispirando innumerevoli edifici neoclassici. Considerato uno dei più grandi architetti di tutti i tempi, il suo lavoro ha lasciato un’impronta duratura nel settore e continua ad essere venerato e studiato da architetti e appassionati di tutto il mondo.

Elisabetta Caminer Turra (1751-1824) fu una scrittrice, traduttrice e intellettuale italiana, considerata una pioniera dell’istruzione femminile. Nata a Venezia da una famiglia ebrea, dimostrò fin da giovane un grande interesse per la cultura e lo studio. In un’epoca in cui l’istruzione era spesso preclusa alle donne, Elisabetta ebbe la possibilità di seguire un percorso formativo completo, approfondendo la conoscenza di diverse lingue e discipline. Elisabetta Caminer Turra rimane un esempio di donna colta, impegnata e visionaria che ha contribuito a promuovere l’istruzione femminile e l’emancipazione delle donne.

Tiziano Vecellio (1488/1490-1576), noto semplicemente come Tiziano, fu un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia e importante esponente della scuola veneziana. Considerato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, Tiziano rivoluzionò la pittura sacra e ritrattistica con la sua maestria nel colore, l’uso innovativo della luce e la sua profonda comprensione della psicologia umana.

Rosalba Carriera (1673-1757) è stata una pittrice italiana nota per la sua maestria nella pittura di ritratti in miniatura e pastello durante il diciottesimo secolo. Nata a Venezia, apprese l’arte nel laboratorio di suo padre, perfezionando le sue capacità nel ritrarre membri dell’alta società veneziana ed europea. Il lavoro di Carriera ebbe una profonda influenza sulla pittura di ritratti nel diciottesimo secolo, con il suo stile morbido e delicato che venne imitato da numerosi artisti. È considerata una delle più grandi pittrici di ritratti di tutti i tempi, e il suo lascito continua ad essere ammirato e studiato in tutto il mondo.

Infine l’opera del gondoliere e della gondola che più di ogni altra cosa, rappresenta Venezia !

Tutte le opere sono dotate di un codice QR code che si trova alla base della scultura. Inquadrandola con il cellulare, si apre il link che permette di esplorare di più uno dei personaggi storici di Venezia, che ho descritto sopra. All’apertura del link, bisogna inquadrare l’opera, e comparirà un personaggio in carne e ossa, che ci parlerà, raccontando i dettagli della sua storia. Un vero colpo di genio, che regala al visitatore una vera esperienza immersiva. Una mostra che parla del passato, con le tecnologie del futuro.

Una mostra da non perdere !! Invito tutta la cittadinanza e i turisti presenti in città di venire a vederla ! La mostra è presente a piano terra e, quindi non soggetta a biglietto, ma incoraggio tutti voi a visitare il magnifico museo di Ca’ Rezzonico ! Ne vale veramente la pena !! Non ve ne pentirete !

Dal 01 aprile al 31 ottobre: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)

Dal 01 novembre al 31 marzo: 10.00 – 17.00 (ultimo ingresso ore 16.00)

Le operazioni di chiusura del museo iniziano 20 minuti prima dell’orario indicato.

Chiuso il martedì

Lorenzo Quinn at Ca’ Rezzonico Museum ! Souls of Venice

Ca’ Rezzonico (Venice)

In the beautiful Ca’ Rezzonico museum in Venice, which you can see on the map in the following link, (https://maps.app.goo.gl/ABGLrmJ1Z1YfbZcL7), in addition to the wonderful exhibition on the Renaissance in black and white. The art of engraving in Venice 1494-1615, it is possible to admire a series of wonderful sculptures by the famous international artist Lorenzo Quinn, which is entitled “Anime of Venice – Souls of Venice“, visible from 19 April to 15 September 2024. I have already spoken to you a little about him because of his work present at Doge’s Palace, in the exhibition dedicated to Marco Polo . But who doesn’t already know him, given his iconic work from a few years ago, present in the Grand Canal, next to the Ca’ Sagredo hotel?

Lorenzo Quinn, son of the actor Anthony Quinn, was born in Rome in 1966. Initially an actor, he then found his vocation in sculpture, creating large-scale works that often depict hands. His creations convey powerful messages on themes such as peace, hope, unity and respect for nature, with the aim of raising awareness and inspiring the public. His sculptures are exhibited all over the world, achieving great success. Among his most iconic works we find “Building Bridges” in Venice, with colossal hands emerging from the Grand Canal. https://lorenzoquinn.com/ https://www.soulsofvenice.com/

This exhibition is made up of 15 mesh statues, distributed on the ground floor in the museum’s entrance hall. These works symbolize the important characters who have shaped the history of the Serenissima over the centuries, consolidating the inseparable link between the city and its various artistic expressions, immortalized forever by Venetian creators. Among these historical figures we find:

Lorenzo Tiepolo: born into a family of skilled merchants on the political rise, he held important government positions before being elected doge of the Republic of Venice in 1268 During his reign, which lasted seven years until his death in 1275, Tiepolo committed himself to the territorial expansion of the Serenissima, consolidating his power and the prestige of the Republic.

Marco Polo: born in Venice in 1254, he was a famous Italian explorer and merchant. Together with his father Niccolò and his uncle Matteo, he undertook an epic journey along the Silk Road, reaching China in 1271. For 17 years he remained at the court of the Great Khan Kublai, holding diplomatic and commercial roles. Upon his return to Venice in 1295, he recounted his extraordinary adventures in the book “Il Milione”, becoming a legendary figure and helping to open the doors of the West to the East. Explore this character more by going to Doge’s Palace, and in May also to Mocenigo Palace, where the stage costumes from the 1980s television series of the same name will be on display.

Caterina Corner was the queen consort of Cyprus and the last independent ruler of the island. Born into a noble Venetian family, she married King James II of Cyprus in 1472. Widowed at a young age with an infant son, she assumed the regency and then full reign, governing with wisdom and political skill. His reign was marked by political intrigues and power struggles, between the expansionist ambitions of Venice and pressure from foreign powers. Despite the difficulties, Caterina Corner managed to maintain the autonomy of Cyprus for almost two decades. However, in 1489, under the growing Venetian influence, she was forced to abdicate and cede the kingdom to the Serenissima Republic. Returning to Venice, Caterina Corner received in exchange the dominion of Asolo, where she created a refined court frequented by writers and artists. He spent the last years of his life dedicating himself to acts of patronage and charity, dying in 1510.

Veronica Franco was an emblematic figure of Renaissance Venice, known as a highly successful poet, courtesan and businesswoman. Born to a modest family, she stood out for her intelligence, beauty and literary talent. She became a high-class courtesan, frequenting the city’s intellectual and aristocratic circles. Veronica Franco was also a skilled businesswoman, managing her own wealth and investing in several businesses. Despite obstacles and controversies, her position as a courtesan and legal processes, she defended her independence and freedom of choice. His literary work and his personal story offer a suggestive insight into the society and culture of the time, and continue to inspire scholars and enthusiasts of history and literature.

Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (1646-1684): was an Italian scholar and philosopher, considered by some sources to be the first woman in the world to have obtained a degree. Born in Venice to a noble family, she demonstrated a great interest in culture and study from a young age. Despite the resistance of the time related to the female gender, she obtained permission to take the degree exam in philosophy at the University of Padua in 1678, causing a great stir and heated debate. Her graduation represented a historical event of great importance, paving the way for higher education for women and challenging age-old prejudices. She was not limited to being a pioneer of women’s education, but also distinguished herself for her profound knowledge in various disciplines. , including philosophy, theology, mathematics and ancient languages. He wrote several literary and philosophical works, becoming a reference figure for the intellectuals of his time. She died in Padua in 1684 at the age of 38, leaving a lasting legacy as a symbol of female empowerment and intellectual tenacity. Her story and commitment to education remain an inspiration to women around the world today.

Carlo Goldoni was an Italian playwright known as the “father of modern comedy”. Born in Venice, he initially pursued a legal career, but his passion for theater led him to become a writer. Goldoni revolutionized 18th-century Italian theater by abandoning the art comedy to create more realistic and bourgeois works. His plays focused on the daily lives of ordinary people, tackling social and psychological issues with wit and subtlety. Among his most famous works are “The innkeeper”, “The loves of the ladies”, “Harlequin servant of two masters” and “I rusteghi”. These comedies, characterized by brilliant plots, well-defined characters and lively dialogues, achieved great success among both the public and critics, establishing Goldoni as one of the most important European playwrights of his time.

Antonio Vivaldi was an Italian composer, violinist and teacher known for his significant contributions to the Baroque era. Born in Venice, he showed musical talent from a young age and initially pursued a career in the church, being ordained a priest in 1703. Called the “Red Priest” due to his red hair, Vivaldi devoted himself passionately to music, composing over 500 concertos , 90 operas and numerous sacred and chamber compositions. His music is distinguished by its melodic inventiveness, harmonic richness and instrumental virtuosity. Known works include “The Four Seasons,” a cycle of violin concertos representing the different seasons of the year, and the “Mandolin Concertos,” highlighting his skills as a violinist and composer. Vivaldi was also an innovator in instrumental music, contributing to the development of the solo concert and orchestration. His profound and lasting influence on Baroque music inspired generations of subsequent composers.

Marietta Barovier: she was a revolutionary figure in the history of Venetian glass art. Born to a family of renowned glass masters, Marietta learned the secrets of this fascinating art from an early age. In an era in which the glass-making profession was predominantly male, Marietta stood out for her skill and tenacity, becoming one of the first women to take on a leading role in the family furnace.

Andrea Palladio, an Italian architect, is celebrated as a leading figure of the Renaissance and the pioneer of Palladian architecture. Born in Padua, he developed his skills in Vicenza, where he immersed himself in classical architecture and established contacts with important intellectuals and patrons. Palladio’s architectural style, known as “Palladianism”, has profoundly influenced Western architecture for centuries, spreading across Europe, North America and inspiring countless neoclassical buildings. Considered one of the greatest architects of all time, his work has left a lasting imprint on the industry and continues to be revered and studied by architects and enthusiasts around the world.

Elisabetta Caminer Turra (1751-1824) was an Italian writer, translator and intellectual, considered a pioneer of female education. Born in Venice to a Jewish family, she demonstrated a great interest in culture and study from a young age. In an era in which education was often closed to women, Elisabetta had the opportunity to follow a complete educational path, deepening her knowledge of different languages ​​and disciplines. Elisabetta Caminer Turra remains an example of a cultured, committed and visionary woman who contributed to promoting female education and the emancipation of women.

Tiziano Vecellio (1488/1490-1576), known simply as Titian, was an Italian painter, citizen of the Republic of Venice and an important exponent of Venetian school. Considered one of the greatest artists of all time, Titian revolutionized sacred and portrait painting with his mastery of color, innovative use of light and his profound understanding of human psychology.

Rosalba Carriera (1673-1757) was an Italian painter known for her mastery of miniature and pastel portrait painting during the eighteenth century . Born in Venice, she learned the art in her father’s workshop, perfecting her skills in portraying members of Venetian and European high society. Carriera’s work had a profound influence on portrait painting in the eighteenth century, with his soft and delicate style being imitated by numerous artists. She is considered one of the greatest portrait painters of all time, and her legacy continues to be admired and studied around the world.

Finally, the work of the gondolier and the gondola that, more than anything else, represents Venice!

All works are equipped with a QR code located at the base of the sculpture. Framing it with your mobile phone opens the link that allows you to explore more one of the historical figures of Venice, which I described above. When you open the link, you need to frame the work, and a real character will appear and speak to you, telling you the details of his/her story. A true stroke of genius, which gives the visitor a truly immersive experience. An exhibition that talks about the past, with the technologies of the future.

An exhibition not to be missed!! I invite all citizens and tourists in the city to come and see it! The exhibition is on the ground floor and therefore not subject to a ticket, but I encourage all of you to visit the magnificent Ca’ Rezzonico museum! It’s really worth it!! You will not regret it !

From 01 April to 31 October: 10.00 – 18.00 (Last entrance at 17.00)

From 01 November to 31 March: 10.00 – 17.00 (Last entrance at 16.00)

The closing operations of the museum begin 20 minutes before the closing time.

Closed on Tuesdays

L’inizio di una storia..

For the English translation, please scroll down the page. Thank you !

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Verso la metà del mese di giugno del 1990, cominciò la mia carriera come operatore museale. Doveva essere semplicemente, un lavoro di pochi mesi, eppure da quella data, continuo a lavorare nei bellissimi musei civici di Venezia, e sono sempre più appassionato del mio lavoro.

In quel periodo c’era la mostra di Tiziano, organizzata a Palazzo Ducale, con l’aiuto di musei e gallerie di tutto il mondo, tra i quali: l’Ashmolean Museum di Oxford, il Detroit Istitute of Art, la collezione Thyssen-Bornemisza di Lugano, la biblioteca Marciana e le gallerie dell’accademia di Venezia, Koninklijk Museum  Voor  Shone Kunsten di Anversa, il Metropolitan Museum of Art di New york, il Museo del Louvre di Parigi, il Museum Boymans-Van Beunigen di Rotterdam, il Museo del Prado di Madrid, il Museo dell’Ermitage di S. Pietroburgo, la National Gallery of Art di Washington, lo stesso Palazzo ducale di Venezia e tanti altri.

Fu una delle più belle esperienze della mia vita, di cui ho tanti bei ricordi. Il lavoro era suddiviso in due turni, in quanto Palazzo Ducale, a quel tempo, solo per la mostra, era aperto fino a tarda serata: dalle 09.00 fino alle 16.00 il primo turno e il successivo fino alle ore 23.00.

Il lavoro non era faticoso, sebbene c’era sempre tanto da fare: le sale erano sempre strapiene, con tantissimi gruppi, tanto è vero, che dovevamo prestare attenzione a quanta gente poteva entrare in sala, e bloccavamo i gruppi, prima di entrare nella sala successiva, quando l’altro gruppo avanzava. Era un lavoro un po.. diplomatico, perché ovviamente, sia i singoli che i gruppi, premevano per avanzare, e bisognava agire con molto autocontrollo.

Il turno serale era forse quello che preferivo di più, in quanto, quando avevamo la pausa cena, avevamo a disposizione per noi, una delle balconate del Palazzo, e mentre mangiavamo potevano godere della stupefacente bellezza di Venezia di notte, uno spettacolo veramente unico.

Anche se si finiva alle 23.00 non c’erano problemi, in quanto, anche a quell’ora i mezzi di trasporto erano garantiti, e sia il personale che i turisti, potevano rientrare nelle loro abitazioni / hotel. E’ un punto su cui tutt’ora cerco di far capire a tutti quelli che mi seguono nell’ambiente museale / turistico: Il successo delle aperture serali dei musei, può funzionare SOLO se si garantiscono i mezzi per il ritorno. E’ importante sia per il personale, ma lo è altrettanto per i turisti. Se i mezzi vengono a mancare, è ovvio che lasceranno i musei prima, e non solo quelli, ma anche i ristoranti, teatri. I trasporti sono essenziali !

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Questa foto appartiene alla copertina del catalogo di quella mostra. E’ in mio possesso, all’epoca, era un’usanza regalare a fine mostra i cataloghi agli operatori museali. Penso che quella fu l’ultima volta che lo fecero, peccato, perché era un gesto apprezzammo molto. Era, come dire, un gesto di ringraziamento nei nostri confronti, per il lavoro svolto. A dire il vero, questo è un’altro punto, su mi piace parlare molto: sono dell’opinione che questi testi, dovrebbero essere a disposizione degli operatori museali. In primis, in quanto se viene loro chiesto qualcosa, son pronti a rispondere e fanno fare una bella figura al museo, secondo, in questo momento di Covid-19 i dispositivi touch screen potrebbero essere saggio non usarli, e la mia esperienza di tutti questi anni, mi ha fatto capire, che i turisti se possibile, preferiscono parlare con qualcuno.

Nel prossimo articolo vi parlerò di come divenni operatore museale a tutti gli effetti,  e di una figura di alto livello museale di quel tempo, che mi colpi molto (favorevolmente).

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The beginning of my story as Attendant museum !

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In the middle of June 1990, I started my career as a attendant museum. It was simply a job for few months, and yet, since then, I still work in the beautiful civic museums of Venice, and I am always in love with my job.

At that time there was the Titian’s exhibition, organized at the Doge’s Palace of Venice, with the help of museums and galleries from all over the world, including: the Ashmolean Museum of Oxford, the Detroit Institute of Art, the Thyssen collection Bornemisza of Lugano, the Marciana library and the galleries of the Venice academy, Koninklijk Museum Voor Shone Kunsten of Antwerp, the Metropolitan Museum of Art in New york, the Louvre Museum of Paris, the Museum Boymans-Van Beunigen of Rotterdam, the Prado Museum of Madrid, the Hermitage Museum of St. Petersburg, the National Gallery of Art in Washington, the Doge’s Palace in Venice itself and many others.

It was one of the most beautiful experiences of my life, of which I have many beautiful memories. The work was divided into two shifts, as Doge’s Palace, at that time, was open until late in the evening only for the exhibition: from 09.00 am to 16.00 pm the first shift and the following until 23.00 pm.

The work was not so difficult, although there was always a lot to do: the rooms were always full, with many groups, so many, that we had to pay attention to how many people could enter the room, and we  had to block the groups, before entering to the next room, when the other group advanced. It was a bit of a diplomatic job, because obviously both the single visitors and the groups were pushing to move forward, and it was necessary to act with a lot of self-control.

Even if we finished at 11.00 pm there were no problems, as even at that time the public transport were guaranteed, and both staff and tourists could return to their homes / hotels. It is a point on which I still try to make everyone who follows me in the museum / tourism environment understand: The success of the evening openings of museums can ONLY work if the means of return are guaranteed. It is important for both staff, but it is equally important for tourists. If the means are lacking, it is obvious that they will leave the museums sooner, and not only those, but also restaurants, theaters. Transportation is essential!

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This photo belongs to the cover of the catalog of that exhibition. It is still in my possession, at the time, it was customary to give catalogs to the attendants museum at the end of the exhibition. I think that was the last time they did it, too bad, because it was a gesture we appreciated a lot. It was, how to say, a gesture of thanks to us, for the work done. Actually, this is another point, I like to talk a lot about: I am of the opinion that these texts should be available to attendants museum. First of all, because if they are being asked something, they are ready to answer and make the museum look good, secondly, at this time of Covid-19 touch screen devices may be wise not to use them, and my experience of all these years, has made me convinced, that tourists if possible prefer to talk to someone.

In the next article I will tell you about how I became a full status attendant museum,  and of a high-level museum figure of that time, who impressed me favorably.

Attorno a Tiziano

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Da pochi giorni hanno inaugurato la mostra “Attorno a Tiziano – L’annuncio e la luce verso il contemporaneo” al Centro Culturale Candiani di Mestre, e il sottoscritto è andato a vederla per raccontarvi com’è.

Il tema della mostra è l’Annunciazione, ovvero : l’annuncio del concepimento e della nascita di Gesù che viene fatto a sua madre Maria (per il Vangelo secondo Luca) e a suo padre Giuseppe (per il Vangelo secondo Matteo) dall’arcangelo Gabriele.

“Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto.

Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.

Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi.
Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.”

Tale evento, ci viene presentato tramite le opere di alcuni artisti, tra i quali : Tiziano Vecellio, Luigi Fontana, Benvenuto Tisi da Garofalo, detto il Garofalo, Antonio Canova, e altri.

Andando in verso cronologico dovrei prima parlarvi di Garofalo e Tiziano e poi di Canova e Fontana. I primi due hanno vissuto tra il 1400 e il 1500, un periodo meglio noto come Rinascimento: un periodo che si pone tra il Medioevo e l’età moderna. Esso viene concepito dalla maggior parte degli uomini come un’età di cambiamento, che ha introdotto un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, sviluppando le idee dell’umanesimo.

In quel periodo ci sono stati grandi avvenimenti, tra i tanti e i più importanti citiamo: 1455 l’introduzione della stampa ad opera del tedesco Johaness Gutember, la riforma protestante di Martin Lutero, ect. Grazie alla prima scoperta, molti si avvicinarono alla cultura, mentre per il secondo avvenimento, esso produse brillanti e vivaci discussioni anche tra la gente comune.

Benvenuto Tisi era detto il Garofalo, derivava dal nome del paese in cui forse nacque, o forse perché, lui stesso occasionalmente firmava i suoi quadri con un piccolo disegno di un garofano. Visse tra il 1481 e il 1559. L’annunciazione da egli realizzato, fu quasi certamente, una pala d’altare, collocata a Mantova, presso le monache di San Cristoforo e dipinta tra il 1505 e il 1510. Gli elementi ci sono tutti, l’arcangelo Gabriele che porge in dono un giglio bianco, simbolo di purezza, Maria, madre di Gesù e la colomba bianca. Qui l’arcangelo è in piedi dinanzi a lei, mentre in altri quadri, proprio come quello di Tiziano Vecellio, è in volo o in fase di atterraggio.

Tiziano Vecellio è vissuto tra il 1488 e il 1576, molte sono state le sue opere. Per il sottoscritto, Tiziano è un ricordo molto caro, infatti ho cominciato a lavorare come operatore museale, proprio in occasione della grande mostra dedicata all’artista tenutasi a Palazzo Ducale nel 1990 ! E fu proprio li che ho ammirato per la prima volta il suo capolavoro “l’annunciazione”. Il dipinto ci presenta  quest’immagine: tra gli elementi già elencati, presenta uno schema di un organizzazione spaziale di tipo rinascimentale con l’Arcangelo colto in aereo movimento, l’attenzione del movimento si sposta lateralmente posizionandosi sui raggi divini irradiati dalla colomba, e finisce sulla figura inginocchiata della Madonna. Un vero capolavoro !

Nella mostra, tra le tante opere, si può vedere un bassorilievo dell’annunciazione realizzato da Antonio Canova. Antonio Canova è vissuto tra il 1757 e il 1822, ed è considerato uno dei massimi esponenti del neoclassicismo.  Anche questo illustre artista ha vissuto in un periodo storico pieno di importanti avvenimenti: ad esempio la caduta della Serenissima di Venezia, accaduta  nel 1797, o l’illuminismo.

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A differenza dei quadri già commentati, nel bassorilievo non si coglie nessun movimento, sebbene sia presente la colomba in volo. A pochi passi l’uno dall’altro, c’è l’Arcangelo, pronto a consegnare il giglio, e Maria, in posizione umile e devota, a capo chino.

E veniamo all’ultimo grande artista citato: Luigi Fontana, un nome molto famoso, ma che solo di recente, ho conosciuto, guardando alla sera, qualche volta, le trasmissioni di arte, o le aste in tv, come ad esempio, Arte Tv condotte da Willi Montini, o quelle su Telemarket con Alessandro Orlando, e altre ancora. Nelle sue opere Fontana aveva espresso un concetto nuovo di spazialità, molte delle quali furono famose per i tagli e i buchi che lui stesso realizzava alla tela.

Nella sua opera, presente in questa mostra, a lettere semplici, egli sulla tela scrive: io sono un santo. Il quadro come in altri da lui realizzati compaiono tagli e ferite e,  mi sembra di vedere fra parentesi, in alto una frase in matita, un “non” ( io “non” sono sono un santo). Mi sembra, che abbia voluto realizzare nello stesso quadro, due suoi modi di essere, quasi a voler rappresentare la dualità che è presente nella nostra quotidianità: male bene, dentro fuori, giorno notte ect.

Oltre a questi quattro grandi artisti, ce ne sono altri: troviamo molti disegni, altarini trittici di manifattura tedesca, una scultura di Mercurio alato ad opera di Jean De Boulogne; e poi mi fermo davanti ad un’opera che conosco bene: un quadro di Rosalba Carriera che rappresenta la Madonna. Quest’opera era collocata al secondo piano nella stanza dell’alcova, del Museo di Cà Rezzonico. E’ bellissimo !!

Tra le opere, possiamo scorgere scritte sui muri, tratte dalla Divina Commedia, di Rainer Maria Rilke, uno scrittore, poeta e drammaturgo austriaco di origine boema, di Thomas Stearns Eliot poeta, saggista, critico letterario e drammaturgo statunitense.

Insomma, in questa mostra, si è cercato di offrire vari spunti, punti di vista su questo evento religioso, presentando varie opere, di diversi artisti e in varie forme: quadri, bassorilievi, sculture ect. E come tutte le mostre, occorre tempo e riflessione, per comprenderla. Ecco perché consiglio di andare a vederla e.. a rivederla !! E come dico sempre, non guardate solo i quadri, date anche un’occhiata alle didascalie, guardate da dove provengono. In questo caso, molte opere vengono dal museo Correr, ma così facendo, spero che sarete invogliati a visitare i vari musei di appartenenza di queste opere, proprio perché, questi musei, sono pieni di altre meraviglie !