Viaggio nella Storia del profumo a Palazzo Mocenigo

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Un Viaggio Olfattivo Senza Tempo: La Mostra “Viaggio nella Storia del Profumo” al Museo di Palazzo Mocenigo. Dal 21 maggio al 30 novembre 2025, il Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia apre le porte a un’esperienza sensoriale straordinaria: la mostra “Viaggio nella Storia del Profumo”, realizzata grazie alla collaborazione con la Collezione Storp. Un’occasione unica per immergersi in oltre 6.000 anni di storia olfattiva, esplorando l’evoluzione del profumo attraverso reperti antichi e moderni.

🏛️ Un Palazzo, una Storia

Palazzo Mocenigo, situato nel cuore pulsante di Venezia, è da sempre un punto di riferimento per la storia del tessuto e del costume. Con l’inaugurazione di questa mostra, il museo arricchisce il suo percorso con un capitolo dedicato all’arte della profumeria, grazie alla preziosa Collezione Storp.

🧴 La Collezione Storp: Un Tesoro Olfattivo

La Collezione Storp, fondata nel 1921 da Dora Storp, è una delle più importanti al mondo, con oltre 2.500 pezzi che spaziano dal 2000 a.C. al XXI secolo. Questa straordinaria raccolta comprende flaconi e contenitori per profumi provenienti da diverse epoche e culture, offrendo una panoramica unica sull’evoluzione del profumo nel corso dei secoli.

👃 Un Percorso Sensoriale Unico

La mostra è organizzata in un percorso espositivo che guida il visitatore attraverso le diverse fasi della storia del profumo. Ogni sezione è arricchita da installazioni olfattive che permettono di immergersi completamente nell’esperienza sensoriale, accompagnando la vista con l’olfatto e l’immaginazione.

🧪 Collaborazioni d’Eccellenza

La realizzazione della mostra è stata possibile grazie alla collaborazione con Mavive e Drom Fragrances. Mavive, azienda leader nel settore della profumeria, ha contribuito con il suo expertise nella realizzazione delle installazioni olfattive, mentre Drom Fragrances ha messo a disposizione la sua preziosa Collezione Storp per arricchire il percorso espositivo.

Ma le meraviglie non finiscono qui! Preparatevi a un’esperienza davvero sensoriale e futuristica nella White Room al piano terra. Qui, la magia del profumo incontra l’innovazione grazie a un’installazione immersiva curata da Zignago Vetro, partner d’eccellenza di Mavive. Vi troverete avvolti in un ambiente unico, dove la luce, il suono e le suggestioni visive vi trasporteranno nel cuore dell’arte profumiera, esplorando la delicata e affascinante relazione tra la fragranza e i suoi preziosi contenitori in vetro. Sarà un’occasione imperdibile per vivere il profumo non solo con l’olfatto, ma con tutti i sensi!

🎟️ Dettagli della Mostra

  • Periodo: 21 maggio – 30 novembre 2025
  • Luogo: Museo di Palazzo Mocenigo, Venezia
  • Orari di apertura: Consultare il sito ufficiale per informazioni aggiornate
  • Biglietti: Disponibili sul sito del museo

🌟 Un’Esperienza da Non Perdere

“Viaggio nella Storia del Profumo” è un’opportunità imperdibile per tutti gli appassionati di storia, arte e profumeria. Un’occasione unica per scoprire l’evoluzione del profumo attraverso i secoli, immergersi in un mondo di fragranze e bellezza, e vivere un’esperienza sensoriale senza precedenti. Non perdere l’opportunità di vivere questa straordinaria esperienza al Museo di Palazzo Mocenigo. Vieni ad ammirare questa mostra e preparati a un viaggio nel tempo e nei sensi!


A Timeless Scented Journey: The Exhibition “A Journey Through the History of Perfume” at Palazzo Mocenigo

From May 21 to November 30, 2025, the Museo di Palazzo Mocenigo in Venice opens its doors to a truly extraordinary sensory experience: the exhibition “A Journey Through the History of Perfume”, created in collaboration with the Storp Collection. This is a unique opportunity to immerse yourself in over 6,000 years of olfactory history, exploring the evolution of perfume through ancient artifacts and modern masterpieces.

🏛️ A Palace Steeped in History

Palazzo Mocenigo, located in the beating heart of Venice, has long been a cultural landmark dedicated to the history of textiles and costume. With the opening of this new exhibition, the museum enriches its offerings with a dazzling chapter on the art of perfumery, thanks to the prestigious Storp Collection.

🧴 The Storp Collection: An Olfactory Treasure

Founded in 1921 by Dora Storp, the Storp Collection is one of the world’s most important archives of perfumery, featuring more than 2,500 pieces ranging from 2000 B.C. to the 21st century. This extraordinary collection includes perfume flacons and containers from various eras and cultures, offering an unparalleled overview of how perfume has evolved across civilizations.

👃 A Unique Sensory Journey

The exhibition is designed as a narrative pathway that guides visitors through different stages in the history of perfume. Each section is enriched with olfactory installations that engage all the senses—blending visual beauty with evocative scents and imagination.

🧪 Excellence in Collaboration

This remarkable exhibition was made possible through the collaboration with Mavive and Drom Fragrances.
Mavive, a leader in the fragrance industry, contributed its expertise to the creation of the sensory installations, while Drom Fragrances provided access to the invaluable Storp Collection to enhance the exhibition experience.

But the wonders don’t end there! Prepare for a truly sensory and futuristic experience in the White Room on the ground floor. Here, the magic of perfume meets innovation thanks to an immersive installation curated by Zignago Vetro, an excellent partner of Mavive. You’ll find yourself enveloped in a unique environment, where light, sound, and visual suggestions will transport you to the heart of perfumery art, exploring the delicate and fascinating relationship between fragrance and its precious glass containers. It will be an unmissable opportunity to experience perfume not only with your sense of smell but with all your senses!

🎟️ Exhibition Details

  • Dates: May 21 – November 30, 2025
  • Location: Museo di Palazzo Mocenigo, Venice
  • Opening Hours: Check the museum’s official website for current info
  • Tickets: Available on the museum’s website

🌟 An Experience Not to Be Missed

“A Journey Through the History of Perfume” is a must-see for lovers of history, art, and fragrance.
It’s a rare chance to explore the timeline of perfume, immerse yourself in a world of scent and beauty, and enjoy a truly unique multi-sensory experience. Don’t miss this extraordinary exhibition at Palazzo Mocenigo. Come to see this wonderful exibition and get ready for a journey through time—and through your senses!

Giulio Aristide Sartorio a Ca’ Pesaro !

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Giulio Aristide Sartorio e il suo “Poema della vita umana”: Un capolavoro simbolista ritrovato a Venezia

Amici appassionati d’arte (e anche voi che magari vi affacciate ora a questo mondo fantastico!), oggi vi portiamo alla scoperta di un artista italiano forse meno conosciuto al grande pubblico di quanto meriterebbe: Giulio Aristide Sartorio. Pittore, scultore, scrittore e persino regista cinematografico, Sartorio fu una figura eclettica e di successo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.

Allievo del padre e del nonno, entrambi artisti, Sartorio sviluppò presto un talento indipendente, formandosi in gran parte da autodidatta e studiando le grandi opere nelle chiese e nei musei romani. Nonostante le sue radici classiche, fu attratto da nuove tendenze artistiche, come il Preraffaellismo e, in particolare, il Simbolismo.

Ma cos’è il Simbolismo? In parole semplici, è un movimento artistico (e culturale, che coinvolse anche letteratura e musica) nato alla fine dell’Ottocento. A differenza dell’Impressionismo che cercava di catturare l'”impressione” visiva della realtà, il Simbolismo andava oltre. Gli artisti simbolisti volevano esprimere idee profonde, sentimenti ed emozioni interiori, e le realtà misteriose e nascoste dietro l’apparenza visibile. Usavano quindi simboli, figure evocative e un linguaggio (visivo, nel caso della pittura) che suggerisse significati più complessi, puntando all’intuizione e alla spiritualità. Sartorio si inserisce perfettamente in questo contesto, entrando in contatto anche con i simbolisti tedeschi. Le sue opere “La Gorgone e gli Eroi” e “Sirena o Abisso verde” sono splendidi esempi del suo stile simbolista, cariche di mistero e drammaticità.

Il “Poema della vita umana”: Un’opera monumentale

Una delle opere più importanti e affascinanti di Sartorio è un ciclo pittorico monumentale intitolato “Il poema della vita umana“. Quest’opera fu commissionata a Sartorio nel 1906 da Antonio Fradeletto, il segretario generale della Biennale di Venezia, per decorare il Salone centrale dell’Esposizione Internazionale del 1907. Il tema, basato sulla mitologia antica, intendeva illustrare la vita umana. Il ciclo è composto da quattro scene principali: La Luce, Le Tenebre, L’Amore, e La Morte, alternate a dieci pannelli verticali raffiguranti la Grazia, l’Arte e l’energia virile. Sartorio offrì una visione intensamente drammatica dell’esistenza, dalla nascita (simboleggiata dalla Luce, insidiata da forze avverse) fino alla morte. Tra questi estremi, troviamo le allegorie delle Tenebre e il contrasto tra l’amore buono (Eros) e quello cattivo (Himeros).

L’iconografia è complessa e fu persino approvata da Gabriele d’Annunzio. Visivamente, l’opera è priva di elementi architettonici e presenta una sostanziale monocromia, ma ciò che colpisce è l’eccezionale dispiegamento di figure in movimento, che in alcune scene arrivano ad assumere una forma rotante, sottolineando l’intento simbolico generale.

Pensate che Sartorio realizzò questo imponente ciclo, esteso per circa 240 metri quadrati, in soli nove mesi! Utilizzò una tecnica pittorica particolare, un mix di cera, acquaragia e olio di papavero, che gli permise di lavorare rapidamente.

Da Venezia a Ca’ Pesaro: La storia del ciclo

Dopo l’Esposizione del 1907, il ciclo rimase esposto anche per l’edizione successiva della Biennale. Nel 1909, il re Vittorio Emanuele III donò l’opera alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, che ha sede a Ca’ Pesaro.

Le vicende e il tempo hanno lasciato il segno su questo grande lavoro. Le fonti ci dicono che la superficie dipinta presentava estese crepe, lacune di colore (alcune riparate in modo approssimativo in passato) e macchie scure dovute a degrado biologico. Fortunatamente, tra il 2018 e il 2019 è stato possibile realizzare un importante restauro. Questo intervento ha permesso di consolidare le aree danneggiate, rimuovere vecchie integrazioni non adeguate, pulire le superfici e ritoccare le cadute di colore. Si è anche prevista la sostituzione dei telai originali con altri più rigidi e leggeri, dotati di un sistema per regolare la tensione della tela, fondamentale per la conservazione di un’opera così grande. Attualmente, il ciclo è conservato in un deposito a Mestre, in attesa di essere nuovamente esposto. La buona notizia è che presto potremo ammirare nuovamente questo capolavoro!

Un’occasione da non perdere: La mostra a Ca’ Pesaro nel 2025

Il ciclo pittorico “Il poema della vita umana” di Giulio Aristide Sartorio sarà al centro di una mostra a Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Venezia. La mostra si terrà nelle sale espositive del secondo piano e sarà visitabile dal 16 maggio al 28 settembre 2025. Sarà un’occasione unica per vedere da vicino quest’opera restaurata e per comprendere meglio l’arte di Sartorio e il contesto del Simbolismo italiano all’inizio del XX secolo.

Saranno esposti l’intero ciclo e una ricca documentazione sul restauro, oltre a documenti d’archivio e opere di altri artisti esposte alle Biennali di quegli anni, per ricostruire il contesto storico-artistico. Se siete a Venezia in quel periodo, o state pensando a una gita, segnatevi questa data! Visitare Ca’ Pesaro è già di per sé un’esperienza splendida (il palazzo ospita una collezione permanente di arte moderna con opere di artisti come Munch, Ensor, Klimt, Kandinsky e Klee, oltre a mostre temporanee interessanti e un bellissimo Museo d’Arte Orientale), e avere l’opportunità di vedere questo monumentale ciclo di Sartorio renderà la visita ancora più speciale.

Ca’ Pesaro si trova nel sestiere Santa Croce e gli orari di apertura sono generalmente dal martedì alla domenica, ma per la mostra è sempre bene verificare sul sito ufficiale. Giulio Aristide Sartorio è un artista affascinante, capace di unire stili diversi e di esplorare temi profondi con grande forza espressiva. Il “Poema della vita umana” è una testimonianza straordinaria della sua visione e del Simbolismo in Italia. Non perdete l’occasione di scoprirlo o riscoprirlo nel 2025!

Giulio Aristide Sartorio and his “Poem of Human Life”: A Symbolist Masterpiece Rediscovered in Venice

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Hello art lovers (and even those of you who are just starting to explore this fantastic world!), today we’re taking you to discover an Italian artist perhaps less known to the general public than he deserves: Giulio Aristide Sartorio. Painter, sculptor, writer, and even film director, Sartorio was an eclectic and successful figure spanning the late 19th and early 20th centuries.

A student of his father and grandfather, both artists, Sartorio quickly developed an independent talent, largely self-taught, studying the great works in Roman churches and museums. Despite his classical roots, he was drawn to new artistic trends, such as Pre-Raphaelitism and, particularly, Symbolism.

But what exactly is Symbolism? In simple terms, it’s an artistic movement (and cultural movement, also involving literature and music) that emerged at the end of the 19th century. Unlike Impressionism, which sought to capture the visual “impression” of reality, Symbolism went further. Symbolist artists wanted to express profound ideas, inner feelings and emotions, and the mysterious and hidden realities behind visible appearance. They therefore used symbols, evocative figures, and a language (visual, in the case of painting) that suggested more complex meanings, aiming for intuition and spirituality. Sartorio fits perfectly into this context, also coming into contact with German Symbolists. His works “La Gorgone e gli Eroi” (The Gorgon and the Heroes) and “Sirena o Abisso verde” (Siren or Green Abyss) are splendid examples of his Symbolist style, full of mystery and drama.

The “Poem of Human Life”: A Monumental Work

One of Sartorio’s most important and fascinating works is a monumental pictorial cycle titled “Il poema della vita umana” (The Poem of Human Life). This work was commissioned to Sartorio in 1906 by Antonio Fradeletto, the secretary general of the Venice Biennale, to decorate the Central Hall of the 1907 International Exhibition.

The theme, based on ancient mythology, aimed to illustrate human life. The cycle is composed of four main scenes: La Luce (The Light), Le Tenebre (The Darkness), L’Amore (Love), and La Morte (Death), alternated with ten vertical panels depicting Grazia (Grace), Arte (Art), and virile energy. Sartorio offered an intensely dramatic vision of existence, from birth (symbolized by The Light, threatened by adverse forces) to death (to which the final male figure, a self-portrait, poses a serene question, seemingly challenging the Sphinx). Between these extremes, we find the allegories of Darkness and the contrast between good love (Eros) and bad love (Himeros).

The iconography is complex and was even approved by Gabriele d’Annunzio. It appears as a synthesis between the Mediterranean world and Nordic culture, with clear references to Nietzsche’s concept of eternal return. Visually, the work is devoid of architectural elements and presents a substantial monochrome, but what is striking is the exceptional deployment of figures in motion, which in some scenes, like Le Tenebre and La Morte, take on a rotating form, emphasizing the overall symbolic intent. Consider that Sartorio created this imposing cycle, spanning approximately 240 square meters (or about 230 square meters), in just nine months! He used a particular painting technique, a mix of wax, turpentine, and poppy seed oil, which allowed him to work quickly. This composition was confirmed by recent analyses.

From Venice to Ca’ Pesaro: The History of the Cycle

After the 1907 Exhibition, the cycle remained on display for the subsequent edition of the Biennale in 1909. In 1909, King Vittorio Emanuele III donated the work to the Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia (International Gallery of Modern Art in Venice), which is housed in Ca’ Pesaro. The events and passage of time left their mark on this large work. Sources tell us that the painted surface showed extensive cracking, particularly in dark areas, paint lacunae (some repaired in an approximate manner in the past, covering more area than necessary), and dark stains due to biological degradation.

Fortunately, a significant restoration was carried out between 2018 and 2019. This intervention allowed for the consolidation of damaged areas, the removal of old and inadequate integrations, the cleaning of surfaces to remove dirt and incoherent materials, and the retouching of paint losses with filling and pictorial retouching to restore depth and surface continuity. The restoration also included the replacement of the original wooden frames, which had insufficient mechanical quality, with others having greater rigidity and lightness, equipped with elements for continuous tension adjustment of the canvas. A precise mapping of the cycle’s conservation status was also planned to monitor any changes. The restoration had an expected cost of €100,000.00, and funding was received from Chanel srl, among others. Currently, the cycle is stored in an external deposit located at the VEGA Science and Technology Park in Mestre, Edificio Cygnus, awaiting re-exhibition. This deposit is not open to the public. The good news is that soon we will be able to admire this masterpiece again!

An Opportunity Not to Be Missed: The Exhibition at Ca’ Pesaro in 2025

The pictorial cycle “Il poema della vita umana” by Giulio Aristide Sartorio will be the focus of an exhibition at Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna in Venice. The exhibition will be held in the exhibition rooms on the second floor and will be open from May 16 to September 28, 2025. It will be a unique opportunity to see this restored work up close and to better understand Sartorio’s art and the context of Italian Symbolism at the beginning of the 20th century.

The entire cycle will be exhibited, along with extensive documentation about the restoration, as well as archival documents and works by other artists exhibited at the Biennales in those years, to reconstruct the historical-artistic context. If you are in Venice during that period, or are planning a trip, mark this date! Visiting Ca’ Pesaro is already a splendid experience in itself (the palace houses a permanent collection of modern art with works by artists such as Klimt, Medardo Rosso, Rodin, Kandinsky, and Klee, in addition to interesting temporary exhibitions and a beautiful Oriental Art Museum with one of the most important collections of Japanese Edo Period art in Italy), and having the opportunity to see this monumental cycle by Sartorio will make the visit even more special.

Ca’ Pesaro is located in the Santa Croce sestiere, and opening hours are generally Tuesday to Sunday, from 10:00 AM to 6:00 PM (summer) and 10:00 AM to 5:00 PM (winter), with the ticket office closing one hour prior. However, for the exhibition, it is always best to check the official website. Guided tours are available, including in English. Giulio Aristide Sartorio is a fascinating artist, capable of combining different styles and exploring profound themes with great expressive power. The “Poem of Human Life” is an extraordinary testimony to his vision and to Symbolism in Italy. Don’t miss the chance to discover or rediscover it in 2025!


Roberto Bolle incanta Venezia

“Viva la Danza” illumina il Palazzo Ducale su Rai Uno

Una serata-evento per la Giornata Internazionale della Danza

Il 29 aprile 2025, in occasione della Giornata Internazionale della Danza, Roberto Bolle ha portato la magia della danza in prima serata su Rai Uno con la seconda edizione di “Viva la Danza”. L’evento, sostenuto dal Ministero della Cultura e prodotto da Rai in collaborazione con Ballandi e Artedanza srl, ha unito arte, emozione e spettacolo in una cornice unica: Venezia, con le sue calli, i suoi ponti, Piazza San Marco, il Teatro La Fenice, Ca’ d’Oro e soprattutto il magnifico Palazzo Ducale.

Danza e arte: un ponte tra Caravaggio e Venezia

Lo show ha visto Bolle esibirsi non solo tra gli scorci più iconici della Serenissima, ma anche tra le opere di Caravaggio nella mostra allestita a Palazzo Barberini a Roma. Ballare tra i capolavori del grande pittore, racconta Bolle, è stato “straordinario”, un’esperienza vissuta di notte, tra l’una e le tre del mattino, circondato dall’energia e dalla potenza delle tele di Caravaggio. “È stato qualcosa di indimenticabile”, ha dichiarato l’étoile internazionale, sottolineando come la danza possa dialogare con l’arte visiva e amplificarne le emozioni.

Una squadra di ospiti d’eccezione

La serata, condotta da Serena Rossi, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti: Claudio Santamaria, Gianna Nannini come ospite musicale, Jacopo Veneziani e Geppi Cucciari, che hanno arricchito lo spettacolo con momenti di ironia e approfondimento culturale. Un vero e proprio viaggio tra le arti, pensato per avvicinare la danza al grande pubblico e superare i pregiudizi che spesso la relegano a un’arte d’élite.

Il messaggio di Bolle: la danza è di tutti

Roberto Bolle ha ribadito l’importanza di portare la danza fuori dai teatri e dalle accademie, rendendola accessibile a tutti. “Negli ultimi anni abbiamo fatto un bellissimo lavoro per cercare di avvicinarla al grande pubblico”, ha spiegato, sottolineando come eventi televisivi come “Viva la Danza” siano fondamentali per diffondere la passione e l’amore per questa disciplina. Bolle ha anche lanciato un appello per creare più opportunità di lavoro per i ballerini in Italia, in un momento storico in cui i corpi di ballo sono in diminuzione nonostante la grande diffusione delle scuole di danza.

Un sogno iniziato da bambino

Nell’intervista, Bolle ha ricordato i suoi primi passi nella danza, iniziati per curiosità a soli 6-7 anni, grazie a una compagna di scuola. Da lì, un percorso fatto di dedizione, studio e passione, che lo ha portato alla Scuola della Scala di Milano e poi a calcare i più grandi palcoscenici del mondo. “Aver avuto la possibilità di studiare alla Scala mi ha dato le basi per tutta la carriera”, ha raccontato con orgoglio.

Conclusione

La serata-evento a Palazzo Ducale non è stata solo uno spettacolo televisivo, ma un vero e proprio omaggio alla forza espressiva della danza e alla sua capacità di dialogare con la storia, l’arte e la bellezza di Venezia. Roberto Bolle, ancora una volta, ha dimostrato come la danza possa emozionare, coinvolgere e unire il pubblico di tutte le età, celebrando il suo ruolo universale di linguaggio senza confini.


Roberto Bolle Enchants Venice: “Viva la Danza” Lights Up the Doge’s Palace on Rai Uno

A Special Evening for International Dance Day

On April 29, 2025, to celebrate International Dance Day, Roberto Bolle brought the magic of dance to prime time on Rai Uno with the second edition of “Viva la Danza.” The event, supported by the Ministry of Culture and produced by Rai in collaboration with Ballandi and Artedanza srl, blended art, emotion, and spectacle in a unique setting: Venice, with its winding alleys, bridges, St. Mark’s Square, the Teatro La Fenice, Ca’ d’Oro, and above all, the magnificent Doge’s Palace.

Dance and Art: A Bridge Between Caravaggio and Venice

The show saw Bolle perform not only among the most iconic views of Venice, but also amidst Caravaggio’s masterpieces at the exhibition held at Palazzo Barberini in Rome. Dancing among the great painter’s works, Bolle described as “extraordinary”-an experience lived at night, between one and three in the morning, surrounded by the energy and power of Caravaggio’s canvases. “It was something unforgettable,” the international étoile declared, highlighting how dance can interact with visual art and amplify its emotions.

A Lineup of Exceptional Guests

The evening, hosted by Serena Rossi, featured numerous guests: Claudio Santamaria, musical guest Gianna Nannini, Jacopo Veneziani, and Geppi Cucciari, who enriched the show with moments of humor and cultural insight. It was a true journey through the arts, designed to bring dance closer to the general public and overcome the prejudices that often confine it to an elite art form.

Bolle’s Message: Dance Belongs to Everyone

Roberto Bolle reiterated the importance of taking dance outside theaters and academies, making it accessible to all. “In recent years, we have done wonderful work to try to bring dance closer to the general public,” he explained, emphasizing how television events like “Viva la Danza” are essential for spreading passion and love for this discipline. Bolle also called for the creation of more job opportunities for dancers in Italy, at a time when ballet companies are dwindling despite the widespread popularity of dance schools.

A Dream That Began in Childhood

In the interview, Bolle recalled his first steps in dance, which he began out of curiosity at just six or seven years old, thanks to a schoolmate. From there, a journey of dedication, study, and passion led him to the School of La Scala in Milan and then to the world’s greatest stages. “Having the opportunity to study at La Scala gave me the foundation for my entire career,” he recounted with pride.

Conclusion

The special evening at the Doge’s Palace was not just a television show but a true tribute to the expressive power of dance and its ability to engage with the history, art, and beauty of Venice. Once again, Roberto Bolle demonstrated how dance can move, involve, and unite audiences of all ages, celebrating its universal role as a language without boundaries.


Conferenza con l’atelier Bauta !

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Palazzo Mocenigo: Un Viaggio nel Tempo della Seduzione, tra Moda e Mistero ai Tempi di Casanova

Le sale affascinanti di Palazzo Mocenigo, scrigno di storia e cultura veneziana, stanno ospitando un ciclo di conferenze quanto mai intrigante: “Il Tempo della Seduzione”. Un percorso attraverso le epoche per svelare le dinamiche del corteggiamento e dell’attrazione, illuminate da esperti di diversi settori. Tra gli appuntamenti più attesi, spicca senza dubbio la conferenza tenutasi questa sera, 17 aprile, che ha visto protagonista Armando Bala, anima creativa dell’atelier Bauta, uno dei nomi di riferimento nel panorama delle maschere e dei costumi veneziani.

La serata si è focalizzata su un periodo storico emblematico per la seduzione e il fascino: l’epoca di Giacomo Casanova. Attraverso la sapiente narrazione di Armando Bala, il pubblico ha potuto immergersi in un mondo di eleganza sofisticata e di sottili giochi di ruolo, dove l’apparenza era tutto e la comunicazione passava spesso attraverso codici non verbali e accessori studiati ad arte.

L’intervento ha spaziato con dovizia di particolari tra la moda femminile e maschile del XVIII secolo. Per quanto riguarda l’universo femminile, l’attenzione si è concentrata sull’andrienne, quell’abito sontuoso e dalle linee morbide, caratterizzato dalle pieghe “Watteau” sulla schiena che conferivano un’aria eterea e regale a chi lo indossava. Un indumento che, con le sue varianti e i preziosi tessuti, era ben più di un semplice vestito: era una dichiarazione di status e un’arma di fascino.

Parallelamente, il guardaroba maschile dell’epoca si rivelava altrettanto ricco di dettagli significativi. Il tricorno, cappello a tre punte, non era solo un accessorio pratico ma un elemento distintivo di rango e personalità. Il tabarro, ampio mantello scuro, avvolgeva la figura maschile in un alone di mistero, prestandosi a incontri clandestini e sguardi fugaci.

Un capitolo fondamentale della serata è stato dedicato al mondo delle maschere, elemento iconico della Venezia settecentesca e strumento principe della seduzione e del gioco delle identità. La celeberrima bauta, composta dalla larva (la maschera bianca che deforma i tratti), dal tabarro e dal tricorno, garantiva l’anonimato e permetteva di muoversi liberamente nella società, superando le barriere sociali e favorendo incontri inaspettati e flirt audaci. Accanto alla bauta, è stata illustrata la moretta, maschera ovale di velluto nero tenuta in posizione con un bottone stretto tra i denti, che imponeva il silenzio a chi la indossava, amplificando il potere dello sguardo e del linguaggio del corpo.

Non sono mancati accenni all’importanza di altri accessori nella comunicazione seduttiva. Le scarpe, spesso riccamente decorate, rivelavano la cura per i dettagli e lo status sociale. Il ventaglio, apparentemente un semplice oggetto per rinfrescarsi, si trasformava nelle mani esperte in un vero e proprio codice di messaggi cifrati, con aperture, chiusure e movimenti che potevano esprimere interesse, diniego, impazienza o desiderio.

La conferenza di Armando Bala ha saputo intrecciare sapientemente la descrizione degli abiti e degli accessori con il contesto sociale e culturale dell’epoca, svelando come la moda fosse un elemento cruciale nel complesso rituale della seduzione. L’abilità oratoria del relatore, unita alla sua profonda conoscenza del settore, ha reso la serata estremamente coinvolgente e ricca di spunti interessanti.

In conclusione, l’evento si è rivelato un vero successo, catturando l’attenzione di un pubblico numeroso e interessato a scoprire i segreti del fascino veneziano del Settecento. L’atelier Bauta, con la sua passione per la tradizione e la maestria artigianale, si conferma come uno dei più grandi e rinomati negozi di maschere e costumi a Venezia. Un punto di riferimento imprescindibile per chiunque desideri immergersi nell’atmosfera magica del carnevale o partecipare a balli, cene a tema e qualsiasi altro evento in maschera, offrendo creazioni autentiche e di altissima qualità per vivere appieno lo spirito della festa e della seduzione veneziana.

Clicca qui per sapere le date delle prossime conferenze a Palazzo Mocenigo !


Palazzo Mocenigo: A Journey Through the Time of Seduction, Between Fashion and Mystery in Casanova’s Era


The fascinating halls of Palazzo Mocenigo, a treasure trove of Venetian history and culture, are hosting an utterly intriguing series of conferences: “The Time of Seduction.” A journey through the ages to unravel the dynamics of courtship and attraction, illuminated by experts from various fields. Among the most anticipated events, the conference held this evening, April 17th, undoubtedly stood out, featuring Armando Bala, the creative force behind Atelier Bauta, a leading name in the world of Venetian masks and costumes.

The evening focused on an emblematic historical period for seduction and charm: the era of Giacomo Casanova. Through Armando Bala’s insightful narration, the audience was able to immerse themselves in a world of sophisticated elegance and subtle role-playing, where appearance was everything and communication often passed through non-verbal codes and artfully crafted accessories.

The presentation spanned with meticulous detail both female and male fashion of the 18th century. Regarding the female universe, attention was focused on the andrienne, that sumptuous and soft-lined gown, characterized by the “Watteau” pleats on the back which lent an ethereal and regal air to the wearer. A garment that, with its variations and precious fabrics, was much more than just clothing: it was a declaration of status and a weapon of charm.

In parallel, the male wardrobe of the time proved equally rich in significant details. The tricorne, the three-cornered hat, was not only a practical accessory but a distinctive element of rank and personality. The tabarro, a large dark cloak, enveloped the male figure in an aura of mystery, lending itself to clandestine encounters and fleeting glances.

A fundamental chapter of the evening was dedicated to the world of masks, an iconic element of 18th-century Venice and the primary tool of seduction and the game of identities. The celebrated bauta, composed of the larva (the white mask that deforms the features), the tabarro, and the tricorne, guaranteed anonymity and allowed one to move freely in society, overcoming social barriers and fostering unexpected encounters and daring flirtations. Alongside the bauta, the moretta was illustrated, an oval black velvet mask held in place with a button clenched between the teeth, which imposed silence on the wearer, amplifying the power of the gaze and body language.

Mention was also made of the importance of other accessories in seductive communication. Shoes, often richly decorated, revealed attention to detail and social status. The fan, seemingly a simple object for cooling oneself, transformed in expert hands into a veritable code of ciphered messages, with openings, closings, and movements that could express interest, denial, impatience, or desire.

Armando Bala’s conference skillfully intertwined the description of clothes and accessories with the social and cultural context of the era, revealing how fashion was a crucial element in the complex ritual of seduction. The speaker’s oratorical ability, combined with his profound knowledge of the field, made the evening extremely engaging and full of interesting insights.

In conclusion, the event proved to be a true success, capturing the attention of a large and interested audience eager to discover the secrets of 18th-century Venetian charm. Atelier Bauta, with its passion for tradition and craftsmanship, confirms itself as one of the largest and most renowned shops for masks and costumes in Venice. An indispensable point of reference for anyone wishing to immerse themselves in the magical atmosphere of the carnival or participate in themed balls, dinners, and any other masked event, offering authentic and high-quality creations to fully experience the spirit of Venetian festivity and seduction.

Buon compleanno Giacomo Casanova !

In questo giorno speciale 2 aprile 2025, ricordiamo Giacomo Casanova non solo come un amante leggendario, ma anche come un intellettuale curioso e un viaggiatore instancabile. La sua vita è stata un susseguirsi di incontri, intrighi e fughe rocambolesche, che lo hanno portato a conoscere le corti e i salotti più esclusivi d’Europa. Oggi, nel trecentesimo anniversario della sua nascita, celebriamo la sua audacia, il suo spirito di indipendenza e la sua capacità di vivere ogni istante con intensità. Casanova, un uomo che ha saputo trasformare la sua vita in un’opera d’arte. Buon compleanno Giacomo Casanova !

Il Mito di Casanova nell’Immaginario Collettivo: Tra Storia e Leggenda

Giacomo Casanova è molto più di un personaggio storico: è un’icona culturale, un simbolo universale di seduzione e avventura. Il suo nome è diventato sinonimo di fascino irresistibile e libertinaggio, ma dietro il mito si cela una figura complessa e poliedrica, la cui vita è stata plasmata tanto dalla realtà quanto dalla leggenda. Questo articolo esplora come il mito di Casanova si sia evoluto nell’immaginario collettivo, passando dalla sua autobiografia ai moderni adattamenti culturali.

Casanova nella Realtà Storica

Nato a Venezia nel 1725, Giacomo Casanova fu molto più di un semplice seduttore. Avventuriero, scrittore, diplomatico, spia e filosofo, la sua vita è un caleidoscopio di esperienze che riflettono la complessità del Settecento. Tuttavia, è la sua autobiografia, Histoire de ma vie, a consegnarlo all’eternità, trasformando le sue avventure in un mito. Attraverso le sue pagine, Casanova si presenta non solo come un amante delle donne, ma anche come un uomo curioso, amante della cultura e profondamente umano.

La Nascita del Mito

Il mito di Casanova comincia a prendere forma proprio con la pubblicazione della sua autobiografia, che fornisce un ritratto vivido e dettagliato della sua vita. Tuttavia, molte delle sue storie sono state successivamente esagerate o romanticizzate, contribuendo a creare un personaggio quasi leggendario. La sua figura è diventata il simbolo dell’uomo che vive al di fuori delle regole, guidato dalla passione e dal desiderio di libertà.

Casanova nella Letteratura e nel Cinema

Nel corso dei secoli, Casanova è stato rappresentato innumerevoli volte nella letteratura e nel cinema, spesso con interpretazioni che oscillano tra l’ammirazione e la critica. Tra i più celebri adattamenti vi sono il film di Federico Fellini, Il Casanova di Federico Fellini (1976), che offre una visione oscura e malinconica del personaggio, e le numerose opere letterarie che hanno tratto ispirazione dalla sua vita. Ogni rappresentazione contribuisce a plasmare il mito, enfatizzando diversi aspetti della sua personalità: il seduttore, l’avventuriero, l’outsider. Queste reinterpretazioni riflettono non solo il fascino intramontabile di Casanova, ma anche il modo in cui ogni epoca ha scelto di leggere il suo mito.

Casanova come Simbolo Universale

Oggi, Casanova è molto più di un personaggio storico: è un simbolo universale che trascende il tempo e lo spazio. Il suo nome è usato per descrivere chiunque possieda un fascino irresistibile o uno stile di vita amoroso fuori dagli schemi. Questo è evidente non solo nella cultura popolare, ma anche nella pubblicità, nei media e persino nel linguaggio quotidiano.

Realtà vs. Mito

Uno degli aspetti più affascinanti del mito di Casanova è il contrasto tra la realtà storica e la leggenda. Mentre il Casanova reale era un uomo colto e complesso, l’immaginario collettivo spesso lo riduce a un semplice stereotipo di seduttore. Questo dualismo ci invita a riflettere sul modo in cui creiamo e perpetuiamo i miti, trasformando persone reali in simboli universali.

Conclusione

Il mito di Casanova è una testimonianza del potere delle storie e del fascino dell’immaginazione umana. Attraverso i secoli, la sua figura ha continuato a evolversi, adattandosi ai cambiamenti culturali e mantenendo viva l’essenza del Settecento veneziano. Che si tratti di storia o leggenda, Casanova rimane un simbolo senza tempo, capace di ispirare e affascinare generazioni intere. Esplorare il mito di Casanova significa non solo scoprire la vita di un uomo straordinario, ma anche comprendere come la cultura e la società plasmino i loro eroi. E, in questo senso, Casanova continuerà a vivere, eterno come la sua Venezia.

Happy Birthday Giacomo Casanova

On this special day April 2, 2025, we remember Giacomo Casanova not only as a legendary lover, but also as a curious intellectual and a tireless traveler. His life was a succession of encounters, intrigues, and daring escapes, which led him to know the most exclusive courts and salons of Europe. Today, on the three hundredth anniversary of his birth, we celebrate his audacity, his spirit of independence, and his ability to live every moment with intensity. Casanova, a man who knew how to transform his life into a work of art. Happy Birthday Giacomo Casanova !

The Myth of Casanova in the Collective Imagination: Between History and Legend

Giacomo Casanova is much more than a historical figure: he is a cultural icon, a universal symbol of seduction and adventure. His name has become synonymous with irresistible charm and libertinism, but behind the myth lies a complex and multifaceted figure, whose life was shaped as much by reality as by legend. This article explores how the myth of Casanova has evolved in the collective imagination, from his autobiography to modern cultural adaptations.

Casanova in Historical Reality

Born in Venice in 1725, Giacomo Casanova was much more than just a seducer. Adventurer, writer, diplomat, spy, and philosopher, his life is a kaleidoscope of experiences that reflect the complexity of the 18th century. However, it is his autobiography, Histoire de ma vie, that has immortalized him, turning his adventures into a myth. Through its pages, Casanova presents himself not only as a lover of women but also as a curious man, a lover of culture, and deeply human.

The Birth of the Myth

The myth of Casanova begins to take shape with the publication of his autobiography, which provides a vivid and detailed portrait of his life. However, many of his stories were later exaggerated or romanticized, contributing to the creation of a nearly legendary figure. His persona became the symbol of a man who lived outside the rules, driven by passion and the desire for freedom.

Casanova in Literature and Cinema

Over the centuries, Casanova has been depicted countless times in literature and cinema, often with interpretations that swing between admiration and criticism. Among the most famous adaptations is Federico Fellini’s film Il Casanova di Federico Fellini (1976), which offers a dark and melancholic view of the character, and the numerous literary works inspired by his life. Each representation helps shape the myth, emphasizing different aspects of his personality: the seducer, the adventurer, the outsider. These reinterpretations not only reflect Casanova’s timeless allure but also the way each era has chosen to interpret his myth.

Casanova as a Universal Symbol

Today, Casanova is much more than a historical figure: he is a universal symbol that transcends time and space. His name is used to describe anyone with irresistible charm or an unconventional romantic lifestyle. This is evident not only in popular culture but also in advertising, the media, and even in everyday language.

Reality vs. Myth

One of the most fascinating aspects of the Casanova myth is the contrast between historical reality and legend. While the real Casanova was a cultured and complex man, the collective imagination often reduces him to a simple stereotype of a seducer. This duality invites us to reflect on how we create and perpetuate myths, transforming real people into universal symbols.

Conclusion

The myth of Casanova is a testament to the power of stories and the allure of human imagination. Through the centuries, his figure has continued to evolve, adapting to cultural changes while keeping the essence of 18th-century Venice alive. Whether history or legend, Casanova remains a timeless symbol, capable of inspiring and captivating entire generations. Exploring the myth of Casanova means not only discovering the life of an extraordinary man but also understanding how culture and society shape their heroes. In this sense, Casanova will continue to live on, eternal like his Venice.

Anniversario Giacomo Casanova (parte 4)

Le Donne di Giacomo Casanova: Amori e Passioni nella Venezia Barocca

Giacomo Casanova è universalmente noto come uno dei più celebri seduttori della storia. Ma dietro la sua fama di libertino si cela una complessa rete di relazioni con le donne che hanno attraversato la sua vita. Queste figure femminili non furono solo protagoniste delle sue avventure amorose, ma anche compagne, muse e talvolta mentori in un’epoca in cui il ruolo delle donne era spesso relegato a margini ben definiti. Questo articolo esplora le donne di Casanova, immergendosi nella loro importanza personale e culturale nella Venezia del Settecento.

Un Amore oltre la Conquista

Per Casanova, le donne erano più che semplici conquiste. Molte delle sue relazioni si basavano su un autentico apprezzamento per l’intelligenza, la bellezza e la personalità delle sue partner. Spesso le sue amanti provenivano da ambienti diversi: nobildonne, attrici, cortigiane, persino monache. Questo riflette non solo il fascino irresistibile di Casanova, ma anche la sua curiosità per il mondo femminile in tutte le sue sfaccettature.

Le Donne che Segnarono la Vita di Casanova

Tra le molte donne che ebbero un ruolo significativo nella vita di Casanova, alcune si distinguono per la loro influenza e il loro legame speciale con lui.

  • Henriette: Una delle figure più amate e idealizzate da Casanova, Henriette fu una donna di grande intelligenza e grazia. La loro relazione fu breve ma intensa, e la sua partenza lasciò un segno indelebile nel cuore del seduttore. Casanova la descrisse come la donna più straordinaria che avesse mai conosciuto.
  • María Anna della famiglia di Murano: Questa monaca, conosciuta durante uno dei soggiorni di Casanova a Venezia, rappresenta uno degli scandali più noti del suo tempo. La loro relazione, resa ancora più audace dal contesto conventuale, dimostra il suo talento nel trasformare anche le situazioni più proibite in un gioco di seduzione.
  • Caterina Capretta: Giovane veneziana promessa sposa, Caterina fu una delle tante donne che Casanova corteggiò sfidando le convenzioni sociali. La loro relazione suscitò scandalo e mostrò la propensione del libertino a infrangere le regole.

Venezia: Un Palcoscenico per l’Amore

La Venezia del Settecento era il luogo perfetto per le avventure amorose di Casanova. Il Carnevale, con le sue maschere e i suoi balli, offriva l’anonimato necessario per incontri clandestini. I palazzi sul Canal Grande, con i loro salotti eleganti, erano il teatro di conversazioni intime e sguardi complici. Persino i conventi, spesso vicini ai palazzi nobiliari, divenivano luoghi di intrighi e segreti.

Le Donne come Specchio della Società Veneziana

Le donne che Casanova amò riflettono le diverse classi sociali e le complessità della società veneziana del tempo. Attraverso i suoi rapporti, possiamo intravedere il ruolo delle donne nella Venezia del Settecento: nobildonne costrette a matrimoni di convenienza, cortigiane che godevano di una libertà maggiore rispetto alle donne sposate, monache spesso recluse contro la loro volontà. Casanova, con il suo fascino e la sua intelligenza, riusciva a entrare in questi mondi e a costruire legami che superavano le barriere sociali.

Un Seduttore, ma anche un Uomo Sensibile

Nonostante la sua reputazione di libertino, Casanova mostrava una sorprendente sensibilità verso le donne. Spesso le rispettava e le ammirava, e molte di loro lo ricordarono con affetto anche dopo la fine delle loro relazioni. Questo lato più umano del seduttore emerge chiaramente nella sua autobiografia, Histoire de ma vie, dove dedica pagine appassionate alle donne che hanno segnato la sua esistenza.

Conclusione

Le donne di Giacomo Casanova non furono semplici comparse nella sua vita, ma protagoniste di un’epoca in cui amore, passione e cultura si intrecciavano in modi unici. Attraverso i loro occhi, possiamo vedere una Venezia viva, vibrante e profondamente umana, fatta di emozioni, sfide e sogni. Esplorare queste storie significa riscoprire non solo l’uomo dietro il mito, ma anche la ricchezza di una città che, come le sue donne, continua a incantare il mondo.

The Women of Giacomo Casanova: Loves and Passions in Baroque Venice

Giacomo Casanova is universally known as one of the most famous seducers in history. But behind his reputation as a libertine lies a complex web of relationships with the women who passed through his life. These female figures were not only protagonists of his amorous adventures but also companions, muses, and at times mentors, in an era when the role of women was often relegated to well-defined margins. This article explores the women of Casanova, delving into their personal and cultural significance in 18th-century Venice.

A Love Beyond Conquest

For Casanova, women were more than mere conquests. Many of his relationships were based on a genuine appreciation for the intelligence, beauty, and personality of his partners. Often, his lovers came from diverse backgrounds: noblewomen, actresses, courtesans, even nuns. This reflects not only Casanova’s irresistible charm but also his curiosity about the female world in all its facets.

The Women Who Marked Casanova’s Life

Among the many women who played a significant role in Casanova’s life, some stand out for their influence and their special bond with him.

Henriette: One of the most beloved and idealized figures by Casanova, Henriette was a woman of great intelligence and grace. Their relationship was brief but intense, and her departure left an indelible mark on the heart of the seducer. Casanova described her as the most extraordinary woman he had ever known.

María Anna of the Murano Family: This nun, whom Casanova met during one of his stays in Venice, represents one of the most famous scandals of his time. Their relationship, made even bolder by the conventual context, shows his talent in turning even the most forbidden situations into a game of seduction.

Caterina Capretta: A young Venetian woman promised to be married, Caterina was one of the many women Casanova courted, defying social conventions. Their relationship caused a scandal and demonstrated the libertine’s propensity to break the rules.

Venice: A Stage for Love

18th-century Venice was the perfect setting for Casanova’s amorous adventures. The Carnival, with its masks and dances, provided the anonymity necessary for clandestine encounters. The palaces along the Grand Canal, with their elegant salons, were the stage for intimate conversations and knowing glances. Even the convents, often located near noble palaces, became places of intrigue and secrets.

Women as a Mirror of Venetian Society

The women Casanova loved reflect the different social classes and complexities of Venetian society at the time. Through his relationships, we can glimpse the role of women in 18th-century Venice: noblewomen forced into arranged marriages, courtesans who enjoyed greater freedom than married women, nuns often confined against their will. Casanova, with his charm and intelligence, was able to enter these worlds and build connections that transcended social barriers.

A Seducer, but Also a Sensitive Man

Despite his reputation as a libertine, Casanova showed a surprising sensitivity toward women. He often respected and admired them, and many of them remembered him fondly even after their relationships ended. This more human side of the seducer clearly emerges in his autobiography, Histoire de ma vie, where he dedicates passionate pages to the women who marked his existence.

Conclusion

The women of Giacomo Casanova were not mere bit players in his life, but protagonists of an era in which love, passion, and culture intertwined in unique ways. Through their eyes, we can see a Venice that is alive, vibrant, and deeply human, full of emotions, challenges, and dreams. Exploring these stories means rediscovering not just the man behind the myth but also the richness of a city that, like its women, continues to enchant the world.

Anniversario Casanova (parte 3)

Casanova e la Venezia del Settecento: Amore, Intrighi e Politica

Giacomo Casanova è un nome che evoca immediatamente passione, avventura e mistero. Ma il celebre libertino non è solo una figura romantica: la sua vita è intrecciata in modo profondo con la complessità politica e sociale della Venezia del Settecento. Questo articolo esplora il rapporto tra Casanova e la sua città natale, un luogo in cui l’amore e gli intrighi si mescolavano con il potere e la diplomazia.

La Venezia del Settecento: Un Crocevia di Cultura e Potere

Nel XVIII secolo, Venezia era una delle città più ricche e influenti d’Europa. La Serenissima, pur essendo in declino rispetto al suo passato glorioso, rimaneva un centro culturale e commerciale di primaria importanza. Le sue calli brulicavano di mercanti, aristocratici, artisti e spie, mentre i suoi palazzi e teatri ospitavano feste e spettacoli indimenticabili. Era in questo ambiente cosmopolita e vibrante che Casanova crebbe e si fece strada.

L’Amore e le Donne di Casanova

Uno degli aspetti più celebri della vita di Casanova è senza dubbio il suo rapporto con le donne. Seduttore incallito, il veneziano coltivava l’arte della conquista con un misto di intelligenza, fascino e abilissima oratoria. Tra le sue amanti si trovavano nobildonne, attrici, cortigiane e borghesi, ciascuna rappresentante di un diverso strato della complessa società veneziana.

Ma per Casanova, l’amore non era solo una questione di desiderio fisico. Spesso intratteneva rapporti intellettuali e sentimentali profondi con le sue partner, e molte di loro lo ricordarono con affetto anche dopo la fine delle loro relazioni. Questo riflette la natura poliedrica della sua personalità, in cui la passione si intrecciava con un autentico apprezzamento per la bellezza e l’intelligenza.

Intrighi e Scandali

La Venezia del Settecento era una città in cui gli intrighi politici e personali erano all’ordine del giorno. Casanova, con la sua capacità di affascinare e manipolare, si trovò spesso coinvolto in situazioni controverse. Una delle più famose fu il suo arresto nel 1755, con l’accusa di praticare la magia nera e di condurre uno stile di vita immorale. Questo episodio culminò nella sua audace fuga dai Piombi, le prigioni di Palazzo Ducale, un evento che contribuì a consolidare la sua leggenda.

Casanova fu anche una spia al servizio del governo veneziano, un ruolo che gli consentì di entrare in contatto con personalità influenti e di acquisire informazioni preziose. Tuttavia, la sua natura indipendente e il suo spirito ribelle lo portarono spesso a scontrarsi con l’establishment, rendendolo al tempo stesso un insider e un outsider nella società veneziana.

Casanova, Scrittore e Cronista del Settecento

Un aspetto meno noto, ma altrettanto affascinante, di Casanova è il suo ruolo di scrittore. La sua autobiografia, Histoire de ma vie, è una delle testimonianze più vivide e dettagliate della vita nel Settecento. Attraverso le sue parole, veniamo trasportati in un mondo fatto di balli in maschera, intrighi diplomatici e passioni travolgenti. Casanova non si limitò a raccontare la propria vita, ma fornì anche un ritratto della Venezia del suo tempo, una città in bilico tra tradizione e modernità.

Venezia e il Fascino del Mito

La figura di Casanova è indissolubilmente legata alla magia di Venezia, una città che, come lui, è simbolo di contrasti. Le calli strette e i fastosi palazzi, le maschere del Carnevale e i segreti sussurrati dietro le porte socchiuse: tutto in Venezia parla di mistero e seduzione. Ancora oggi, i visitatori possono rivivere il fascino del Settecento passeggiando per i luoghi che hanno segnato la vita di Casanova, dal Palazzo Malipiero al Ridotto.

Conclusione

Giacomo Casanova è molto più di un semplice libertino: è un simbolo di un’epoca e di una città che hanno saputo unire il piacere e il potere, la cultura e l’intrigo. Esplorare la sua vita e la Venezia del Settecento significa immergersi in un mondo complesso e affascinante, in cui ogni gesto e ogni parola potevano trasformarsi in un atto di amore o di politica. La sua eredità vive ancora oggi, sia nelle pagine della sua autobiografia che nelle calli e nei canali di Venezia, una città eterna come il mito che ha contribuito a creare.

Casanova Anniversary (Part 3)

Giacomo Casanova is a name that immediately evokes passion, adventure, and mystery. However, the famous libertine is not just a romantic figure: his life is deeply intertwined with the political and social complexity of 18th-century Venice. This article explores the relationship between Casanova and his birthplace, a place where love and intrigue mixed with power and diplomacy.

18th-Century Venice: A Crossroads of Culture and Power

In the 18th century, Venice was one of the wealthiest and most influential cities in Europe. The Serenissima, although in decline from its glorious past, remained a primary cultural and commercial hub. Its streets were teeming with merchants, aristocrats, artists, and spies, while its palaces and theaters hosted unforgettable parties and performances. It was in this cosmopolitan and vibrant environment that Casanova grew up and made his way.

Casanova’s Love Affairs and Women

One of the most famous aspects of Casanova’s life is undoubtedly his relationship with women. An incorrigible seducer, the Venetian cultivated the art of conquest with a mix of intelligence, charm, and exceptional oratory. Among his lovers were noblewomen, actresses, courtesans, and bourgeois women, each representing a different layer of Venetian society’s complex structure.

However, for Casanova, love was not just about physical desire. He often engaged in intellectual and emotional relationships with his partners, and many of them remembered him fondly even after their relationships ended. This reflects the multifaceted nature of his personality, in which passion intertwined with a genuine appreciation for beauty and intelligence.

Intrigue and Scandals

18th-century Venice was a city where political and personal intrigues were commonplace. Casanova, with his ability to charm and manipulate, frequently found himself involved in controversial situations. One of the most famous was his arrest in 1755, on charges of practicing black magic and living an immoral lifestyle. This episode culminated in his daring escape from the Piombi, the prisons of the Doge’s Palace, an event that helped cement his legend.

Casanova was also a spy in the service of the Venetian government, a role that allowed him to come into contact with influential personalities and acquire valuable information. However, his independent nature and rebellious spirit often led him to clash with the establishment, making him both an insider and an outsider in Venetian society.

Casanova, Writer, and Chronicler of the 18th Century

A lesser-known but equally fascinating aspect of Casanova is his role as a writer. His autobiography, Histoire de ma vie, is one of the most vivid and detailed accounts of life in the 18th century. Through his words, we are transported into a world of masked balls, diplomatic intrigues, and overwhelming passions. Casanova not only recounted his own life but also provided a portrait of the Venice of his time, a city straddling tradition and modernity.

Venice and the Allure of Myth

The figure of Casanova is inextricably linked to the magic of Venice, a city that, like him, is a symbol of contrasts. The narrow streets and lavish palaces, the masks of Carnival, and the secrets whispered behind half-open doors—everything in Venice speaks of mystery and seduction. Even today, visitors can relive the allure of the 18th century by walking through the places that marked Casanova’s life, from Palazzo Malipiero to the Ridotto.

Conclusion

Giacomo Casanova is much more than just a libertine: he is a symbol of an era and a city that knew how to blend pleasure and power, culture and intrigue. Exploring his life and 18th-century Venice means immersing oneself in a complex and fascinating world, where every gesture and every word could turn into an act of love or politics. His legacy lives on today, both in the pages of his autobiography and in the streets and canals of Venice, an eternal city like the myth he helped to create.

IL SEDUTTORE. La moda al tempo di Casanova. Nuova mostra a Palazzo Mocenigo

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Da tempo non si vedeva una mostra così bella a Palazzo Mocenigo !

Dal 7 marzo fino al 27 luglio 2025, il Museo di Palazzo Mocenigo ospita una mostra unica, “Il seduttore. Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova”. Curata da Roberta Orsi Landini e Chiara Squarcina, l’esposizione offre uno sguardo affascinante sull’estetica del XVIII secolo, evidenziando l’importanza della moda come mezzo di affermazione sociale.

Il percorso espositivo, arricchito da abiti originali maschili e femminili dell’epoca, porta i visitatori nel mondo di Giacomo Casanova, emblema di un’epoca in cui la visibilità sociale veniva spesso espressa attraverso l’abbigliamento. La moda del 1700, con i suoi ornamenti e dettagli, non era solo un segno di lusso, ma un potente strumento di seduzione e potere.

Chi è Roberta Orsi Landini?

La mostra è curata dalla Dott.ssa Chiara Squarcina e dalla Dott.ssa Roberta Orsi Landini. Scopriamo insieme chi sono: Roberta Orsi Landini è una storica della moda di grande esperienza. Ha curato numerose mostre di successo ed è nota per la sua approfondita ricerca sul costume storico. Il suo approccio alla moda come fenomeno sociale e culturale la rende una delle esperte più rispettate nel campo della storia del tessuto e del costume. La Dott.ssa Chiara Squarcina è una storica del costume e della moda, attualmente Direttore Scientifico della Fondazione Musei Civici di Venezia. Con una carriera caratterizzata da un forte impegno nella valorizzazione del patrimonio tessile e dell’evoluzione del costume, ha curato numerose esposizioni, tra cui questa mostra presso il Museo di Palazzo Mocenigo, che esplora l’evoluzione dell’abbigliamento maschile nel XVIII secolo. Ha anche curato mostre come “L’Asse del tempo. Tessuti per l’abbigliamento in seta di Suzhou” e partecipato a conferenze sul legame tra la cultura orientale e la moda occidentale. La sua competenza nel campo dei tessuti e dei costumi storici è ampiamente riconosciuta a livello internazionale, e il suo lavoro contribuisce in modo significativo alla conservazione e valorizzazione del patrimonio legato alla moda e al costume.

La moda del 1700 si contraddistingueva per la raffinatezza e l’opulenza. Gli abiti maschili e femminili erano caratterizzati da corsetti rigidi, pettinature elaborate e l’uso di tessuti pregiati come il velluto e la seta. Questi dettagli, insieme agli accessori come parrucche, calzature e gioielli, definivano non solo lo status sociale, ma anche l’identità di chi li indossava, proprio come nel caso di Casanova, il cui stile di vita e la sua abilità nel sedurre erano intimamente legati alla sua immagine.

Presto pubblicherò altri blog più dettagliati su questa splendida mostra, che vi porteranno a scoprire ogni singolo aspetto di questo evento straordinario. Non perdete l’occasione di vivere un’esperienza unica: la mostra è semplicemente sensazionale e vi sorprenderà in ogni angolo! Vi aspettiamo !!

THE SEDUCTOR. Fashion in the Time of Casanova. New Exhibition at Palazzo Mocenigo

Fashion in the Time of Giacomo Casanova: A Unique Exhibition in Venice

From March 7th until July 27, 2025, the Museum of Palazzo Mocenigo is hosting a unique exhibition, “The Seducer: The Renewal of the Male Image in the Time of Casanova.” Curated by Roberta Orsi Landini and Chiara Squarcina, the exhibition offers a fascinating insight into the aesthetics of the 18th century, highlighting the importance of fashion as a means of social affirmation.

The exhibition, enriched with original 18th-century men’s and women’s clothing, immerses visitors in the world of Giacomo Casanova, an icon of an era where social visibility was often expressed through attire. Fashion in the 1700s, with its embellishments and intricate details, was not just a sign of luxury but a powerful tool of seduction and power.

Who is Roberta Orsi Landini?

The exhibition is curated by Dr. Chiara Squarcina and Dr. Roberta Orsi Landini. Let’s find out who they are: Roberta Orsi Landini is a renowned fashion historian with extensive experience. She has curated numerous successful exhibitions and is known for her in-depth research on historical costume. Her approach to fashion as a social and cultural phenomenon makes her one of the most respected experts in the field of textile and costume history. Dr. Chiara Squarcina is a fashion and costume historian, currently the Scientific Director of the Fondazione Musei Civici di Venezia. With a career focused on the enhancement of textile heritage and the evolution of costume, she has curated numerous exhibitions, including this one at the Museum of Palazzo Mocenigo, which explores the evolution of male fashion in the 18th century. She has also curated exhibitions such as “The Axis of Time: Silk Fabrics for Clothing from Suzhou” and participated in conferences on the connection between Eastern culture and Western fashion. Her expertise in historical textiles and costumes is internationally recognized, and her work contributes significantly to the preservation and enhancement of heritage related to fashion and costume.

Fashion in the 1700s was distinguished by its refinement and opulence. Both men’s and women’s clothing featured rigid corsets, elaborate hairstyles, and the use of luxurious fabrics such as velvet and silk. These details, along with accessories like wigs, shoes, and jewelry, not only defined social status but also the identity of the wearer, as seen with Casanova, whose lifestyle and ability to seduce were intimately tied to his image.

I will soon be publishing more detailed blog posts about this wonderful exhibition, giving you the chance to discover every single aspect of this extraordinary event. Don’t miss the opportunity to experience something truly unique: the exhibition is nothing short of sensational and will amaze you at every turn! We can’t wait to welcome you in this great museum!!

Anniversario Giacomo Casanova (parte 2)

I Luoghi di Casanova a Venezia: Una Passeggiata nei Passi del Seduttore

Giacomo Casanova è una delle figure più intriganti e affascinanti del XVIII secolo, e la sua Venezia è il palcoscenico perfetto per le sue avventure amorose, politiche e sociali. Esplorare i luoghi legati alla vita di Casanova significa immergersi in un’epoca di sfarzo, intrighi e mistero, scoprendo una città che ancora oggi conserva il fascino decadente del Settecento.

Palazzo Malipiero: La Residenza del Giovane Casanova

Uno dei luoghi simbolo della vita di Casanova a Venezia è senza dubbio Palazzo Malipiero, situato nel sestiere di San Marco, vicino a Campo San Samuele. Qui il giovane Casanova visse per alcuni anni, ospite della famiglia Malipiero, dopo essere stato espulso dal seminario. Fu proprio in questo palazzo che il futuro libertino iniziò a frequentare salotti aristocratici, avviando la sua scalata sociale. Oggi il palazzo, con la sua elegante facciata affacciata sul Canal Grande, rappresenta un’occasione unica per immaginare la vita quotidiana del Casanova ventenne.

Il Ridotto: Il Regno del Gioco e della Seduzione

Il Ridotto, situato all’interno di Palazzo Dandolo, era il più famoso casinò di Venezia nel XVIII secolo. Questo luogo, frequentato da nobili e ricchi borghesi, era un centro di gioco d’azzardo, intrighi politici e corteggiamenti amorosi. Casanova era un assiduo frequentatore del Ridotto, dove spesso metteva in mostra il suo fascino e la sua abilità di giocatore. Sebbene il Ridotto originale non esista più, il sito è oggi parte dell’Hotel Monaco & Grand Canal, e passeggiando nelle vicinanze si può immaginare l’atmosfera vivace e decadente che permeava queste stanze.

I Piombi: La Fuga Leggendaria

Tra gli episodi più celebri della vita di Casanova vi è la sua fuga dai Piombi, le prigioni situate sotto il tetto di Palazzo Ducale. Arrestato con l’accusa di magia nera e comportamento immorale, Casanova riuscì a evadere nel 1756, diventando l’unica persona a essere mai fuggita da questa prigione. Una visita al Palazzo Ducale è d’obbligo per chi vuole rivivere questa straordinaria impresa. Oggi è possibile esplorare le celle e immaginare l’audacia del giovane libertino mentre pianificava la sua fuga.

Campo Santa Maria Formosa: Teatro di Amori e Intrighi

Questo pittoresco campo, nel cuore di Venezia, è stato testimone di alcune delle avventure amorose di Casanova. Le calli circostanti e le case che si affacciano su questo campo raccontano ancora oggi storie di incontri clandestini e promesse sussurrate. Una passeggiata in questa zona offre l’occasione di immergersi nell’atmosfera romantica e misteriosa che caratterizzava la vita di Casanova.

Le Calli e i Canali: Il Fascino di una Venezia Intima

Oltre ai luoghi specifici, la vera magia di seguire i passi di Casanova sta nell’esplorare le calli e i canali di Venezia, che furono il palcoscenico delle sue avventure. Ogni angolo della città conserva il fascino di un tempo in cui la vita era un intreccio di segreti, maschere e incontri fugaci. Una passeggiata senza una meta precisa permette di riscoprire la Venezia del Settecento, ricca di storia e di suggestioni.

Conclusione

Ripercorrere i luoghi di Giacomo Casanova a Venezia significa non solo scoprire una città unica al mondo, ma anche immergersi nella vita di un uomo che ha saputo trasformare la sua esistenza in una leggenda. Venezia, con la sua bellezza senza tempo e il suo passato intriso di fascino, continua a evocare lo spirito di Casanova, offrendo ai visitatori un viaggio indimenticabile nella storia e nel mito.

Che tu sia un appassionato di storia, un romantico o semplicemente un amante di Venezia, seguire i passi di Casanova ti regalerà un’esperienza unica, fatta di emozioni e scoperte. Non resta che indossare una maschera, lasciarsi trasportare dall’atmosfera veneziana e partire per questa avventura nel tempo.

Giacomo Casanova Anniversary (part 2)

Casanova’s Places in Venice: A Walk in the Footsteps of the Seducer

Giacomo Casanova is one of the most intriguing and fascinating figures of the 18th century, and his Venice is the perfect stage for his amorous, political and social adventures. Exploring the places linked to Casanova’s life means immersing yourself in an era of pomp, intrigue and mystery, discovering a city that still retains the decadent charm of the 18th century.

Palazzo Malipiero: The Residence of the Young Casanova

One of the symbolic places of Casanova’s life in Venice is undoubtedly Palazzo Malipiero, located in the San Marco district, near Campo San Samuele. Here the young Casanova lived for a few years, a guest of the Malipiero family, after being expelled from the seminary. It was in this palace that the future libertine began to frequent aristocratic salons, starting his social climb. Today, the palace, with its elegant façade overlooking the Grand Canal, offers a unique opportunity to imagine the daily life of Casanova in his twenties.

The Ridotto: The Kingdom of Gambling and Seduction

The Ridotto, located inside Palazzo Dandolo, was the most famous casino in Venice in the 18th century. This place, frequented by nobles and wealthy bourgeois, was a center of gambling, political intrigue and amorous courtship. Casanova was a regular at the Ridotto, where he often showed off his charm and gambling skills. Although the original Ridotto no longer exists, the site is now part of the Hotel Monaco & Grand Canal, and a stroll nearby allows you to imagine the lively and decadent atmosphere that permeated these rooms.

The Piombi: The Legendary Escape

One of the most famous episodes in Casanova’s life is his escape from the Piombi, the prisons located under the roof of the Doge’s Palace. Arrested on charges of black magic and immoral behavior, Casanova escaped in 1756, becoming the only person to have ever escaped from this prison. A visit to the Doge’s Palace is a must for those who want to relive this extraordinary feat. Today, you can explore the cells and imagine the audacity of the young libertine as he planned his escape.

Campo Santa Maria Formosa: Theater of Love and Intrigue

This picturesque square, in the heart of Venice, witnessed some of Casanova’s amorous adventures. The surrounding streets and houses overlooking this square still tell stories of clandestine meetings and whispered promises. A walk in this area offers the opportunity to immerse yourself in the romantic and mysterious atmosphere that characterized Casanova’s life.

The Calli and Canals: The Charm of an Intimate Venice

In addition to the specific places, the real magic of following in Casanova’s footsteps lies in exploring the calli and canals of Venice, which were the stage for his adventures. Every corner of the city retains the charm of a time when life was a tangle of secrets, masks and fleeting encounters. A walk without a specific destination allows you to rediscover the Venice of the eighteenth century, rich in history and suggestions.

Conclusion

Retracing the places of Giacomo Casanova in Venice means not only discovering a city unique in the world, but also immersing yourself in the life of a man who knew how to transform his existence into a legend. Venice, with its timeless beauty and its past steeped in charm, continues to evoke the spirit of Casanova, offering visitors an unforgettable journey through history and myth.

Whether you are a history buff, a romantic or simply a lover of Venice, following in Casanova’s footsteps will give you a unique experience, made of emotions and discoveries. All that remains is to put on a mask, let yourself be transported by the Venetian atmosphere and set off on this adventure through time.

Anniversario di Giacomo Casanova (parte1)

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Comincia oggi una nuova serie di blog dedicata alla figura di Giacomo Casanova, in occasione del suo 300° anniversario dalla nascita. Esploreremo la sua vita avventurosa, le sue opere, e il suo inconfondibile spirito libertino, che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Attraverso una serie di approfondimenti, cercheremo di scoprire non solo l’uomo dietro il mito, ma anche il suo impatto sulla cultura e sulla società del suo tempo. Restate con noi per un viaggio affascinante nella storia di una delle personalità più intriganti e controverse della cultura europea.

Giacomo Casanova: Il Libertino di Venezia tra Scandali e Fascino

Quando si pensa al Settecento veneziano, è impossibile non evocare l’immagine di Giacomo Casanova, figura emblematica di una città vibrante e decadente. Seduttore, scrittore, avventuriero e spia, Casanova incarna lo spirito di un’epoca in cui il piacere, la cultura e l’intrigo si intrecciavano in modo inestricabile.

Le Origini di un Mito

Nato a Venezia il 2 aprile 1725, Giacomo Girolamo Casanova era figlio di attori, una professione malvista all’epoca, ma che gli permise di crescere in un ambiente vivace e culturalmente stimolante. Intelligente e ambizioso, si distinse presto per il suo fascino e la sua capacità di muoversi con disinvoltura nei circoli più esclusivi della società veneziana. Tuttavia, la sua vita fu segnata da scandali fin dalla giovinezza: espulso dal seminario per condotta immorale, si avviò presto verso una carriera da avventuriero.

Venezia: Teatro di Scandali e Intrighi

Venezia, con le sue calli labirintiche, i fastosi palazzi e il brulicare di maschere e segreti, fu lo scenario perfetto per le imprese di Casanova. Il giovane libertino frequentava il Ridotto, un casinò dove nobili e borghesi si mescolavano per giocare, flirtare e tramare. Fu qui che Casanova affinò le sue doti di seduttore e manipolatore, costruendo la sua reputazione di uomo irresistibile.

Nonostante il suo successo tra le donne e la sua capacità di intrattenere le menti più brillanti del suo tempo, Casanova si trovò spesso in conflitto con le autorità veneziane. Le sue relazioni amorose, spesso scandalose, e la sua presunta pratica di magia nera lo portarono ad essere arrestato e imprigionato nei famigerati Piombi, le prigioni situate sotto il tetto di Palazzo Ducale. La sua rocambolesca fuga nel 1756 è diventata una delle sue imprese più celebri, consolidando il mito di un uomo capace di sfidare qualsiasi limite.

Un Uomo dai Mille Volti

Casanova non fu solo un seduttore. La sua vita è una testimonianza di versatilità e curiosità intellettuale. Fu autore di numerosi scritti, tra cui il celebre Histoire de ma vie, un’autobiografia che è al tempo stesso un affresco vivido del XVIII secolo e un ritratto intimo della sua complessa personalità. Fu anche spia per il governo veneziano, diplomatico, alchimista e persino predicatore, dimostrando una capacità unica di reinventarsi in ogni situazione.

Casanova e il Fascino di Venezia

La figura di Giacomo Casanova rimane indissolubilmente legata a Venezia, una città che, come lui, è simbolo di contrasti: bellezza e decadenza, raffinatezza e scandalo. Le sue gesta e il suo spirito continuano a ispirare scrittori, artisti e registi, rendendolo una delle figure più affascinanti della storia veneziana.

Oggi, passeggiando per Venezia, si possono ancora percepire i luoghi che hanno fatto da sfondo alla sua vita: il Palazzo Malipiero, dove visse per un periodo, o il Ridotto, ora trasformato in un elegante spazio culturale. Per chi vuole immergersi nel mito di Casanova, Venezia offre una connessione tangibile con il suo passato e con l’uomo che ha trasformato la sua vita in leggenda.

Conclusione

Giacomo Casanova non è solo un personaggio storico, ma un simbolo di un’epoca in cui la libertà, l’arte e il piacere erano al centro della vita. Esplorare la sua figura significa non solo conoscere uno degli uomini più affascinanti della storia, ma anche scoprire la magia e il mistero della Venezia del Settecento, una città che, come il suo celebre figlio, continua a sedurre il mondo. Vi ricordo che a Palazzo Mocenigo, quest’anno sono previste due mostre su di lui, molto interessanti, di cui ovviamente scriverò un’articolo. Rimanete sintonizzati !!

Giacomo Casanova Anniversary (part1)

Today marks the beginning of a new blog series dedicated to the figure of Giacomo Casanova, on the occasion of his 300th anniversary. We will explore his adventurous life, his works, and his unmistakable libertine spirit that made him famous worldwide. Through a series of in-depth posts, we aim to uncover not only the man behind the myth but also his impact on the culture and society of his time. Stay tuned for an intriguing journey into the life of one of the most fascinating and controversial personalities in European history.

Giacomo Casanova: The Libertine of Venice Between Scandals and Charm

When thinking of 18th-century Venice, it is impossible not to evoke the image of Giacomo Casanova, an iconic figure of a vibrant and decadent city. Seducer, writer, adventurer, and spy, Casanova embodies the spirit of an era where pleasure, culture, and intrigue were inextricably intertwined.

The Origins of a Legend

Born in Venice on April 2, 1725, Giacomo Girolamo Casanova was the son of actors, a profession frowned upon at the time, but one that allowed him to grow up in a lively and culturally stimulating environment. Intelligent and ambitious, he quickly stood out for his charm and ability to move effortlessly in the most exclusive circles of Venetian society. However, his life was marked by scandals from a young age: expelled from the seminary for immoral conduct, he soon embarked on a career as an adventurer.

Venice: A Stage for Scandals and Intrigue

Venice, with its labyrinthine alleys, grand palaces, and the bustle of masks and secrets, was the perfect backdrop for Casanova’s exploits. The young libertine frequented the Ridotto, a casino where nobles and bourgeois mingled to play, flirt, and plot. It was here that Casanova honed his skills as a seducer and manipulator, building his reputation as an irresistible man.

Despite his success with women and his ability to entertain the brightest minds of his time, Casanova often found himself at odds with the Venetian authorities. His scandalous love affairs and his alleged practice of black magic led to his arrest and imprisonment in the infamous Piombi, the prisons beneath the roof of the Doge’s Palace. His daring escape in 1756 became one of his most celebrated feats, cementing the myth of a man capable of defying any limit.

A Man of Many Faces

Casanova was not just a seducer. His life is a testament to versatility and intellectual curiosity. He was the author of numerous writings, including the famous Histoire de ma vie, an autobiography that is both a vivid fresco of the 18th century and an intimate portrait of his complex personality. He was also a spy for the Venetian government, a diplomat, an alchemist, and even a preacher, demonstrating a unique ability to reinvent himself in any situation.

Casanova and the Charm of Venice

The figure of Giacomo Casanova remains indissolubly linked to Venice, a city that, like him, is a symbol of contrasts: beauty and decadence, refinement and scandal. His exploits and spirit continue to inspire writers, artists, and filmmakers, making him one of the most fascinating figures in Venetian history.

Today, walking through Venice, one can still sense the places that were the backdrop to his life: the Malipiero Palace, where he lived for a time, or the Ridotto, now transformed into an elegant cultural space. For those wishing to immerse themselves in the myth of Casanova, Venice offers a tangible connection to his past and to the man who turned his life into legend.

Conclusion

Giacomo Casanova is not just a historical figure, but a symbol of an era when freedom, art, and pleasure were at the center of life. Exploring his figure means not only learning about one of the most fascinating men in history but also discovering the magic and mystery of 18th-century Venice, a city that, like its famous son, continues to seduce the world.I remind you that at Palazzo Mocenigo, this year there are two exhibitions on him, very interesting, of which I will obviously write an article. Stay tuned!!