Riflessi – La mostra di Daniele Marcon a Mira che trasforma le ferite in arte
A volte, l’arte ci sorprende nel modo più inaspettato. Non servono tele enormi o marmi lucidi per toccare il cuore, ma bastano dei semplici fili, dei tessuti e il coraggio di esporre le proprie fragilità. È questa la sensazione che si prova visitando la mostra “Riflessi. Lavori cuciti” di Daniele Marcon, ospitata fino al 5 ottobre nella splendida cornice di Villa dei Leoni a Mira.
L’artista ci accoglie con una filosofia tanto semplice quanto profonda: “Le cuciture rappresentano le ferite dell’umanità… ma insieme i frammenti si esaltano per raggiungere l’unità.” È un concetto che risuona in ognuno di noi. Chi non ha una cicatrice, visibile o meno, che racconta una storia? Marcon prende queste “ferite” e le trasforma in qualcosa di bello, di armonioso. I suoi tessuti cuciti non sono solo pezzi di stoffa uniti, ma metafore di come le persone, pur nella loro diversità e fragilità, possano unirsi per creare qualcosa di più grande.
Osservando le opere, si ha quasi l’impressione di guardare una sinfonia di colori. I fili, come note su un pentagramma, vibrano e si intrecciano, creando composizioni che sembrano danzare sulla parete. Ogni cucitura è un gesto di cura, un atto di risanamento. È come se l’artista ci invitasse a guardare le nostre imperfezioni non come difetti, ma come punti di forza, parti essenziali della nostra storia.
La mostra non è solo un’esperienza visiva, ma un’occasione per riflettere. In un mondo che spesso ci spinge a nascondere le nostre debolezze, Daniele Marcon ci offre un’alternativa: abbracciarle e usarle per connetterci con gli altri. Non a caso, le sue cuciture diventano legami, a simboleggiare l’unione e la comunità che si può costruire proprio a partire dalla condivisione delle proprie vulnerabilità.
Se siete in zona, non perdete l’occasione di visitare questa mostra. L’ingresso è gratuito e Villa dei Leoni, con la sua eleganza storica, è il luogo perfetto per immergersi in questo viaggio tra arte, fili e sentimenti umani.






